venerdì 1 settembre 2017

La Nazione sul Laris Pulenas rifiutato


Grazie a Maria Serena Quercioli de La Nazione per l'articolo, che ritorna sulla questione. E grazie anche al Sindaco Edoardo Prestanti, che cerca di giustificare un comportamento non proprio corretto dell'amministrazione. E' vero che non c'è stato alcun contratto o accordo siglato, ma il resto non è esatto. D'altronde, capita spesso, con le amministrazioni, che i contratti arrivino addirittura il giorno prima. Ma i pre-accordi a voce (vogliamo chiamarli così?) c'erano eccome, per una festa più volte rimandata. Quello che non era chiaro era se si sarebbe svolta o meno. Se poi il Comune abbia contattato altri artisti, è possibile, ma certo non per il Laris Pulenas! Dovevamo anche andare a fare un sopralluogo sul posto prescelto. Alla fine è stato chiaro soprattutto che non si sapeva chi decidesse veramente: la parte politica? la funzionaria? Certo che chi organizza sceglie chi e come vuole, si possono cambiare le carte anche all'ultimo momento; magari non con una telefonatina sbrigativa, ma spiegando, visto che trattavamo da aprile: infatti perché, a una festa etrusca, si è rinunciato a uno spettacolo a tema, credo uno spettacolo significativo e importante, agile nella messa in scena e con un costo molto ridotto per venire incontro, come ad aprile mi fu chiesto, alle necessità, a due passi da casa? Credo che il Comune di Carmignano abbia perso un'occasione. Saluti.

1 commento:

simone ha detto...

Come si sul dire "La toppa è peggio del buco". La replica del Prestanti non solo non assolve il Comune dalla (sacrosanta) accusa di superficialità e mancanza di rispetto nei confronti di Maila, ma evidenzia il modus operandi utilizzato per pianificare un evento che a parole si dice essere importante: navigare a vista. E se nel tritacarne rimane un professionista capace con decenni di carriera alle spalle amen. Complimenti.

Pinocchia in tourneé

    Una foto di Pinocchia...in tournée! (E presto tornerà anche alla Baracca). E qualche commentino del pubblico, non tutti, sennò mi chiedo...