Qualcuno mi ha chiesto se il libro delle mie opere teatrali (Tutto il teatro) fosse disponibile alla Biblioteca di Prato, a cui ho donato una copia nel febbraio scorso.
Allora, non risultando ancora l'opera nel catalogo dopo quasi quattro mesi, ho domandato che fine avesse fatto, e così una persona addetta, che conosco, aperta e disponibile, mi ha risposto:
"...siamo molto indietro anche a causa dei recenti pensionamenti, al momento non sostituiti.
Siamo quindi ingolfati di scatole e scatole di libri da catalogare e dobbiamo dare la precedenza a tutta quella saggistica generale e divulgativa legata all'attualità che, se non raggiunge velocemente gli scaffali, diventa poi obsoleta nei contenuti.
Questo vale anche per i cosiddetti bestseller che sono legati alle classifiche ed alle campagne promozionali.
La catalogazione dei classici e di quei libri che "non invecchiano mai" siamo stati purtroppo costretti a rallentarla in attesa di uno snellimento delle procedure..."
Dunque si devono operare priorità: troppi i libri pubblicati, troppa pressione da parte delle case editrici sulle scelte dei lettori che richiedono alla biblioteca i pompatissimi bestseller, e queste scelte sono messe in campo, oltre che da situazioni oggettive (carenza di personale, propaganda dei grandi gruppi, ecc.), dai dirigenti, che non possono far altro che accettare il dato di fatto. O potrebbero far qualcosa di diverso?
Il sospetto è che ormai anche in biblioteca vale, anzi spopola - nel senso che toglie al popolo il suo spazio - la legge di mercato. Non c'è scampo.
Ho anche l'alternativa di pensare, e sorrido, di essere diventata un classico o di appartenere alla schiera dei "non invecchiati".
Comunque il libro ancora non si può prendere in prestito a Prato; e tuttavia, per chi non lo possa acquistare, e solo da me alla Baracca - il libro si trova alla Nazionale di Firenze e a Roma, così come risulta dal catalogo elettronico, e si può avanzare richiesta di prestito interbibliotecario: Risultati sintetici (sbn.it).
Ora si sa, e anche in questo vince il mercato, che manca personale "vero" in biblioteca - notizia che non dà nessun giornale - e che per questo ci si avvale dei volontari del servizio civile. Ben 15 in forza da gennaio 2021.
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