lunedì 21 marzo 2022

La funzione politica della menzogna moderna



In questi giorni di guerra, dopo due anni di isteria pandemica collettiva, dopo essere stati quotidianamente bombardati da notizie costruite o quanto meno gonfiate ad arte, con dati se non falsi imprecisi, e tenuti in uno stato di clausura e soffocamento, minacciati con decreti e vari comunicati terroristici sull' 'andamento della pandemia' con il resoconto quotidiano dei morti; dopo aver visto una intera classe politica incapace di muovere un dito per favorire le cure domiciliari e quanto altro se non puntare tutto e pesantemente, e con minacce, su una discutibile vaccinazione; insomma, dopo che ci hanno resi tutti più sporchi brutti e cattivi, poveri e smarriti, di fatto deprivati della nostra vita, - e lo saremo ancora di più fra qualche mese dopo che questi signori burattini della finanza, ingrassati e giustificati nel frattempo con e da guerra e armi, si saranno gingillati con altri decretucoli da dittatori sul "green pass" -,  ecco, dopo tutto questo ancora leggo e ascolto chi si stupisce, e sono fior fiori di giornalisti barricaderi!, che si stupisce della menzogna che trasuda dai media, in particolare in questi giorni sul conflitto in Ucraina!

La menzogna dei media finalizzata alla propaganda è così vecchia che presto ne celebreremo i cent'anni.  Anzi, si può dire che la menzogna è nata con i media, che le è consustanziale, e con i media prolifica. O che i media sono nati, e ora impazziti, solo per la diffusione della menzogna.

Internet non si salva affatto dal rischio menzogna, a suo tempo ingenua lo pensavo, o come qualche giornalista alternativo vorrebbe ancora farci credere, anzi data la sua velocità sembra costruito apposta per il caos e per le campagne di disinformazione, per la creazione o distruzione di personaggi e imperi e influenze.

Oltre al saggio della Arendt - Verità e politica - che ho qui citato qualche giorno fa, -  consiglio la lettura di un breve ma illuminante scritto del russo, ma tranquilli è naturalizzato francese!, Alexandre Koyré, che ne La fonction politique de la mensonge moderne (tradotto in italiano, Riflessioni sulla menzogna politica), scrive:

"Non si è mai mentito tanto come ai nostri giorni. Né mentito in maniera così spudorata, sistematica e costante  [...] E' alla menzogna moderna, alla menzogna politica moderna soprattutto, che vorremmo consacrare alcune riflessioni [...] restiamo convinti che, in questo dominio quo nihil antiquius, l'epoca attuale [è il 1943!] o più esattamente i regimi totalitari, hanno innovato potentemente. L'uomo moderno - è ancora all'uomo totalitario che pensiamo - trasuda menzogna, la respira, le è sottomesso in ogni istante della sua vita".


(Il quadro riprodotto, Il re nudo,  è di Stanislao Plutenko. 

http://www.plutenko.ru/).




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