Così ho ripreso
per gusto e rabbia mia
l'uso, qualcuno dice vizio, della poesia.
A dire in verso le cose che non vanno,
il ruzzo che rimane, eterno affanno.
Ora che le illusioni son scemate
come a fin d'agosto
la luce dell'estate!
E' perché invecchio alla sfacciata
in barba al tempo che s'appiglia
su me sulla mia ciccia
e mi divora come una miccia
che accesa vaga e starnutiglia.
E così ritrovo il vecchio sugo
per condire l'amaro che traduco
e canto a mo' di friggibuco.
E lo manduco.
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