mercoledì 5 luglio 2023

A Gonfienti in scena Le Spettrali Notti dell'Archeologia




Ecco che in questi giorni di luglio la Soprintendenza organizza, solito copione, le visite al sito di Gonfienti, con tanto di musica consolatrice. 
 
Sono le Spettrali Notti dell'Archeologia di un mondo che invece vuol far piazza pulita del passato, nonostante appunto mostri di fare il contrario.

In queste visite tutto ciò che è interessante e vero è tabu, innominabile e intangibile: infatti non si parla di museo, non si parla di parco archeologico, non si rammentano nemmeno i famosi "cartelli" di cui or sono pochi giorni fa si è voracemente discusso nel Consiglio Comunale di Prato.

Com'è noto il Museo di Gonfienti l'hanno messo a Campi Bisenzio, nella marca fiorentina, dove non va nessuno, certamente non quelli che visitano l'area archeologica, perché a piedi è distante 40 minuti. Non sono bastate 1631 firme per portare il museo a Prato, il progetto iniziale per il museo era quello di Villa Niccolini, acquistata da un privato che ha seppellito la strada etrusca che passava sotto la stessa villa, il famoso decumano di 10 m di larghezza. Ora cercano di mettere una toppa, portando i visitatori al centro restauro, lì all'Interporto. (Anche perché al museo di Campi Bisenzio organizzano visite a parte per le Notti dell'Archeologia, eh sì, si tratta di un'altra provincia, è come ho detto Firenze, non di Prato!).

Tra l'altro il sito archeologico è stato troppo insabbiato, reso neutro, anestetizzato come in una sala operatoria, non si percepisce lo scavo, la vita se non riparata e modificata.  

Il Parco Archeologico è una chimera, come anche quello del Parco Piana, e quello che si vede sono tralicci, macchine, cemento, centro commerciali, e queste visite sono penose, il segno di una sconfitta totale. Segni di una politica ormai inservibile, e soprattutto colpevole. 

E noi, sappiamo bene di essere ridicoli e inutili nel chiedere un cartello un segnale qualcosa, altrettanto ridicolo e penoso, che indichi l'area, ma vorremmo che i cittadini pratesi, ma poi tutti quanti,  sapessero, avessero una lontana vaga idea che quello che è stato sottratto apparteneva loro. Che sì, sarebbe potuto essere, ma non è stato voluto; addirittura è stato caparbiamente portato altrove. 

Di questo durante le visite, no, nessuno parlerà.

Recuperare il danno, non so se sarà nemmeno minimamente possibile.


https://www.tvprato.it/2023/07/area-archeologica-di-gonfienti-al-via-eventi-speciali-e-un-ciclo-di-visite-guidate-2/

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