lunedì 14 dicembre 2015

Politica cultural-musicale a Prato

Mentre l'assessore Mangani e diversi cittadini di Prato scrivono partiture in tono maggiore sul connubio fra Camerata Strumentale di Prato e la Scuola di Musica Verdi, voglio intonare una nota fuori dal coro.

Sì, va bene, 'tutto bello', ma è un fatto che a Prato le bande e le filarmoniche (quelle tanto deprezzate dall'accademismo musicale di alcuni miei ex-maestri di musica), e quindi la creazione e la diffusione popolare della musica stessa, sono state distrutte.

In realtà anche in campo musicale, come in quello teatrale o artistico-figurativo, non si fa che 'entizzare', cioè rafforzare il potere politico attraverso gli enti culturali che succhiano soldi, sono gestiti partiticamente, e distruggono ogni creatività o soggetto alternativo. 

Si veda per esempio la quasi scomparsa banda pratese Edoardo Chiti (a parte qualche fugace apparizione natalizia eccetera), che ben altra sorte ha avuto di quella pistoiese Borgognoni.

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