Qualche ragazzotto di provincia ben introdotto nel futuro partitico sentenzia che quella installazione artistica di Prato che fa tanto discutere i cittadini pratesi, come è avvenuto anche nel recente passato tante volte per episodi simili, dichiara insomma che quell'opera-ammasso di via del Pesce non sarebbe opera mercificata.
Si tratta di una affermazione superficiale, dato che l'installazione sarà pagata.
Certo, non può essere venduta a gallerie o galleristi, meno male!, tuttavia tutta l'arte indistintamente è merce e tutti gli artisti, ma proprio tutti, sono mercificati.
Anzi, le stesse città d'arte sono grandi cantieri di merce, e in questo senso viene così corteggiato il turismo, e con il beneplacito di tutte le forze politiche e artistiche!
Anzi, le stesse città d'arte sono grandi cantieri di merce, e in questo senso viene così corteggiato il turismo, e con il beneplacito di tutte le forze politiche e artistiche!
Dispiace dirlo, ma è così, e da diversi secoli ormai.
E non è sempre un male, visto i prodotti a volte felici di questa mercificazione.
Certo, ultimamente la situazione è molto peggiorata a causa della massificazione dell'evento artistico, triturato appunto nel macinino turistico e commerciale senza pietà, ma anche perché artisti presumono di essere in molti e senza averne talento, modo, figura...contenuto!, a tal punto da mettere in discussione il senso stesso del fare artistico.
Quando l'arte non è stata mercificata in senso classico, si è comunque resa prona a un governo, a un signore, a un partito. O è stata resa brutalmente prona, come era evidente fino a pochi anni fa nel mondo presunto comunista. Basta leggere qualche paginetta di Aleksandr Solzenicyn!
Oggi, peggio ancora, accade l'unione dei due meccanismi: mercificazione e adesione programmatica a un partito, a un gruppo a un movimento eccetera (e questo in particolare lo fanno gli artisti mediocri per lavorare).
Tanto per capirci: Caravaggio dipingeva le Madonne, e si faceva pagare, e non solo le dipingeva come voleva lui, ma i committenti non riuscivano a renderlo 'aderente'! E così altri, e non solo i 'grandi', come Leonardo. Oggi, invece, l'artista viene completamente catturato, e dal mercato e dal partito!
Quando l'arte non è stata mercificata in senso classico, si è comunque resa prona a un governo, a un signore, a un partito. O è stata resa brutalmente prona, come era evidente fino a pochi anni fa nel mondo presunto comunista. Basta leggere qualche paginetta di Aleksandr Solzenicyn!
Oggi, peggio ancora, accade l'unione dei due meccanismi: mercificazione e adesione programmatica a un partito, a un gruppo a un movimento eccetera (e questo in particolare lo fanno gli artisti mediocri per lavorare).
Tanto per capirci: Caravaggio dipingeva le Madonne, e si faceva pagare, e non solo le dipingeva come voleva lui, ma i committenti non riuscivano a renderlo 'aderente'! E così altri, e non solo i 'grandi', come Leonardo. Oggi, invece, l'artista viene completamente catturato, e dal mercato e dal partito!
E certe dichiarazioni catto-comunisticanti e strumentali dei ragazzotti di provincia lo dimostrano.
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