Marcello Majolino,
siciliano.
Ieri mi sono impiccato
nel chiostro
di San Francesco,
a Prato.
Siete arrabbiati con me?
Vi ho inquietato!
E che dovevo fare...
Non sapevo dove andare,
senza lavoro
senza niente
senza più forza
per ricominciare.
La Curia mi manda
la lettera
dell'avvocato:
lasciare la stanza,
sfrattato!
Sì lo so,
dovevo aver la creanza
di lasciarla prima...
La carità ha un fine,
anche nel chiostro
c'è un confine;
prima o poi te ne devi andare!
Lo so.
Che dovevo fare?
Non lo volevo lasciare.
Non c'era speranza.
E allora ho pensato
di morire,
e di morire bene
almeno quello
in una vita
ricca solo
di errori
di sbagli
di inciampi!
Morire nel chiostro
di notte
all'alba,
ho pensato;
mi troveranno,
il mio corpo
come un martire
penzolato.
mercoledì 2 dicembre 2015
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