venerdì 25 luglio 2014

MANIFESTO DEL PEDONE

Mentre si continua a morire investiti dalle automobili a piedi e in bicicletta, senza che nessuno si scandalizzi un po', senza che nessuno si faccia delle domande, mi piace copiare sotto uno scritto di Flaiano, il Manifesto del pedone. Rispetto a quello che ironicamente fu scritto nel 1971, al momento sembra che abbia vinto piuttosto il Movimento dell'Automobilista, che mira a distruggere pedoni e ciclisti a più non posso.


Manifesto del pedone
(8 agosto 1971)

Si è svolta una riunione segreta della costituenda Società per la Difesa del Pedone (Sdp) detta anche, per brevità, Ente Pedone. Grazie al nostro collaboratore Ennio Flaiano siamo venuti in possesso di alcuni brani della parte centrale della relazione programmatica, che volentieri pubblichiamo. Il testo, purtroppo, è incompleto.
"...Ma è chiaro che col tempo gli automobilisti dovranno essere eliminati. A questa eliminazione si procederà per gradi, secondo i modi e le tecniche che sono allo studio. Per ora la Difesa del Pedone svolgerà due compiti: uno, il più apparente e innocuo, consisterà nell’attirare l’opinione pubblica sul problema, proponendo soluzioni sentimentali e tutto sommato ridicole: appelli al buon cuore e al senso civico degli automobilisti, appelli inascoltati alle autorità centrali e periferiche, diffusioni di bollettini, lotterie, pic-nic, elogio del tempo perduto, quando gli autobus andavano a cavallo e la bicicletta dominava il traffico. Il secondo compito, segreto, sarà di preparare i quadri dei futuri commandos, per dare inizio alla fase di distruzione dell‘Automobile. Ai nostri primi valorosi dell’Apparato, (...), vengono impartite lezioni utili e pratiche sul modo di distruggere o rendere inservibile un’automobile. Si comincerà col fornire questi primi audaci di anelli a puntale retrattile coi quali in un primo tempo dovranno soltanto rigare le carrozzerie delle automobili in sosta sui marciapiedi. Alla rigatura semplice subentrerà la rigatura jonica e composita. (In questa prima fase è prevista l’alleanza dei carrozzieri.) Bombette al plastico invisibili e calamitate verranno lasciate cadere da altri audaci accanto alle ruote di automobili parcheggiate in seconda o terza fila. Lo scoppio avverrà alla partenza del veicolo, senza gravi danni alle persone. (Qui saranno dalla nostra parte i fabbricanti di pneumatici.) Di notte, in un secondo tempo, giovani audaci agiranno rapidamente coi loro mezzi (preventivamente rubati) in vari quartieri, con altri tipi di bomba a effetto dirompente più accentuato. Si calcola che un commando di dieci uomini possa mettere fuori uso un migliaio di vetture in una notte. (Qui avremo addirittura la simpatia e forse l’aiuto dei costruttori.)
“Sempre di notte, squadre di pittori appartenenti alla Sezione Artistica dell’Ente Pedone agiranno sulle strade di maggior traffico, alle curve, cancellando la linea bianca di mezzeria e dipingendo al suo posto una linea diritta che induca l’automobilista verso il precipizio o, in mancanza di precipizio, fuori strada.
“Tiratori scelti muniti di potenti cerbottane e appostati sui tetti delle case mireranno durante il giorno a quei conducenti colpevoli delle seguenti trasgressioni: elevata velocità, rumore eccessivo, disprezzo dei segnali stradali.
“Con queste prime azioni la Sdp (Apparato) pensa di spargere un certo terrore psicologico tra gli automobilisti. I ladri verranno incoraggiati a rubare le vetture nuove e premiati se potranno documentare il totale smantellamento di dette vetture.
(...)
“Si calcola che la vittoria totale non potrà aversi in meno di dieci anni dall’inizio della nostra subdola offensiva. (...)
“I passaggi a livello più pericolosi verranno ripristinati senza sorveglianza. Saranno vietati ai camion i trasporti di paglia da un capo all’altro della Penisola, obbligando gli enti e i consumatori privati a usare le paglie locali. Le autostrade si renderanno automaticamente inservibili con le ripetute alluvioni, frane e cattiva manutenzione.
"L’alba radiosa del Pedone sorgerà il giorno in cui finalmente le autorità competenti tasseranno le vetture non in base alla loro potenza, ma al rumore che provocano. Pochi eletti (quasi tutti cantanti) potranno usare la costosa ma silenziosa Rolls-Royce, ora oberata di tasse; gli altri automobilisti non potranno affrontare i gravami fiscali che piomberanno sulle loro utilitarie. Infine, un nuovo mondo sorgerà quando la parola "utilitario" verrà dichiarata turpe e sconcia. Per ora...”

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