La 'movida' nasce a Madrid, dopo la caduta della dittatura di Francisco Franco. I giovani si incontravano sulle strade di notte a festeggiare la ritrovata libertà. Molti erano artisti.
Oggi, incluso in Spagna, il contesto e il significato della 'movida' è completamente cambiato, è diventato soprattutto sballo bevitorio e musica 'sparata' e quindi ha implicazioni di interesse commerciale.
Assolutamente lontanissimo da implicazioni ' artistiche' o politiche. Anzi la movida è assolutamente 'conforme' e piuttosto reazionaria.
Oggi la 'movida' costituisce una violenza per molti cittadini che devono sopportare rumore, maleducazione, sporcizia, problemi a cui le amministrazioni, in tutta Italia, non sanno, ma soprattutto non vogliono dare risposta.
Anche diverse parrocchie praticano la 'movida', nonostante qualche rappresentante della Chiesa tuoni contro. Una movida speciale, certo fatto di feste danzanti e varie, ma in alcune vi si praticano fino a notte inoltrata.
Tutti uniti nella tolleranza per far cassa e in modo che gli esercenti vendano.
Bene, ma senza regole non si può.
In realtà oggi la movida, così come si presenta e si offre, è causa di degrado, anche mentale, in tutta Europa.
Ben altro è animare la città con regole precise e rispetto, il che è auspicabile.
A Prato finora le amministrazioni hanno sostenuto e incoraggiato questo degrado. La presente amministrazione sembra andare nella stessa direzione: far vivere il centro nel caos notturno.
Esiste un gruppo antimovida, "Ma noi quando si dorme?", http://manoiquandosidorme.com/, che si sta organizzando per contrastare l'inciviltà in tutta Italia.
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