sabato 2 maggio 2015

I maleducati della ricarica telefonica (anche Samsung insegna le cattive maniere)

Per il suo ultimo smartphone, il Galaxy S6, la Samsung ha messo in giro una pubblicità (la solita obbligatoria e asfissiante se vuoi vedere un video in un giornale online), dove una intrigante e bella signorina entra in un locale, si mette seduta al tavolo dove si trova un ragazzo, e con il cavetto elettrico ricarica in 10 minuti il suo bell'oggettino. A lei non interessa altro, non certo scambiare due parole con il ragazzo (che invece sogna, banalmente, di avere una storia con lei).

Samsung mostra e propaga le cattive maniere, che già sono diffuse.

Molti arrivavano nel mio teatro, e senza nemmeno chiedermi niente, si attaccavano alle prese di corrente con i loro cavetti.

Accadde in maniera plateale quando feci l'incontro sulla cultura con i candidati sindaco di Prato, un anno fa: testimoni mi dissero che alcune figliole di Partito, nell'ansia di rimanere senza il drugphone, si attaccarono alle prese della corrente che loro non pagano. Non chiesero nulla a nessuno.

E' capitato poi spesso, con altri, signorini inclusi, fino a quando mi sono irritata un po'.
E non certo per il 'costo'!, ma per questo usare senza rispetto, senza cognizione. Entrare, usare, sporcare, uscire.

L'ho visto fare anche altrove, esattamente come nella cattiva pubblicità della Samsung.

Drugphonici.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Confermo, erano un paio di arrogan-renziane, in divisa piddina e grinta so-tutto-io, faro'-tutto-io, vincente-sono-io, tu-con-chi-stai-certo-stai-con-chi-perde.

Gianfelice

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