Il Comune di Prato, volendo mettere a forza un impianto di inerti a Casale di Prato, quello della Varvarito, e dove già ce n'è uno simile e ancora un altro non lontano nella zona del Calice ad Agliana, più precisamente di asfalti, bitumi e simili, tratta i propri cittadini come gli inerti che vuole allocare.
Ma i cittadini non sono 'inerti', né lo saranno, e sanno le storie e conoscono i risvolti dei pezzi di terra che con la forza il Comune vuole far occupare dalle grandi e 'rumoranti' ditte.
Questo Comune non è comune che a e di pochi, gli stessi, che da anni e anni si trasmettono il controllo del territorio, con il solito giochetto del 'do ut des', o anche forse meglio, 'manus manum lavat', com'è esplicitato bene nel Satyricon di Petronio (XLV).
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