Ricevo e volentieri pubblico questo documento della CIGL Università di
Firenze.
Osservazioni sull'ampliamento dell'aeroporto
Il polo scientifico risulta essere sempre più in
pericolo per la risolutezza con cui si vuol procedere a costruire l'aeroporto a
250 metri dalla prima striscia di edifici del campus: posizionando i lavoratori
e gli studenti in zona 'a rischio morte', la società Toscana Aeroporti S.p.A. è INTENZIONATA A INIZIARE I LAVORI IN AGOSTO.
Per questa ragione le Rappresentanze RSU/RLS di Ateneo in sede al polo e le RSU del CNR che fanno riferimento alla FLC-CGIL, con il supporto della
FLC-CGIL di ateneo, hanno aderito all'iniziativa di inviare delle
'osservazioni' al sito del 'Ministero dell'Ambiente e delle tutela del
territorio e del mare', per contrastare il Master Plan aeroportuale 2014-2029
sull' Aeroporto di Firenze fatto e messo in rete da ENAC.
Le osservazioni sono frutto di una collaborazione tra
le rappresentanze suddette e i ricercatori del CNR.
Le rappresentanze si sono occupate sul 'rischio morte e sicurezza' che colpisce le zone adiacenti alle piste aeroportuali, con particolare attenzione all'incompatibilità dell'aeroporto in una zona altamente antropizzata come la nostra dove, solo al polo scientifico, stanziano circa 2600 persone per tutta la giornata.
Il punto di attenzione è la mancanza dell'attuazione di alcune normativa Europee (REG. UE n.139/2014 e artt. 8 e 9) in materia di sicurezza nella progettazione, funzionamento e manutenzione richiesti ai 700 aeroporti europei, normative che dovranno essere certificate entro il 31 dicembre 2017 e che non sembrano essere state prese in considerazione per il Vespucci.
Inoltre sono disattese le richieste legislative che prevedono obblighi in materia di protezione e monitoraggio delle zone limitrofe, non solo attivando consultazioni sulle nuove costruzioni, ma considerando le attività umane e l'uso del suolo nell'area, area su cui non dovrebbero sussistere strutture pubbliche a grande attività antropica e scuole.
Le rappresentanze si sono occupate sul 'rischio morte e sicurezza' che colpisce le zone adiacenti alle piste aeroportuali, con particolare attenzione all'incompatibilità dell'aeroporto in una zona altamente antropizzata come la nostra dove, solo al polo scientifico, stanziano circa 2600 persone per tutta la giornata.
Il punto di attenzione è la mancanza dell'attuazione di alcune normativa Europee (REG. UE n.139/2014 e artt. 8 e 9) in materia di sicurezza nella progettazione, funzionamento e manutenzione richiesti ai 700 aeroporti europei, normative che dovranno essere certificate entro il 31 dicembre 2017 e che non sembrano essere state prese in considerazione per il Vespucci.
Inoltre sono disattese le richieste legislative che prevedono obblighi in materia di protezione e monitoraggio delle zone limitrofe, non solo attivando consultazioni sulle nuove costruzioni, ma considerando le attività umane e l'uso del suolo nell'area, area su cui non dovrebbero sussistere strutture pubbliche a grande attività antropica e scuole.
Queste osservazioni meritano una risposta.
Link utili:
- Questa la pagina dove sono tutte le osservazioni,
tra cui la nostra:
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1530/2452?Testo=&RaggruppamentoID=9 - Questa la pagina principale con la valutazione
fatta dall'ENAC:
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1530/2452
Inoltre, come riferito
dal Rettore Alberto Tesi al Consiglio di Amministrazione, il Ministero
dell’Ambiente ha ricevuto anche le osservazioni dell’Università di Firenze alla
valutazione di impatto ambientale del progetto di riqualificazione
dell’aeroporto “Amerigo Vespucci". Tali osservazioni sono a questa pagina
web:
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1530/2452?RaggruppamentoID=9&pagina=2#form-cercaDocumentazione
http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/1530/2452?RaggruppamentoID=9&pagina=2#form-cercaDocumentazione
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FLC-CGIL Università di Firenze
FLC-CGIL Università di Firenze
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