Mentre in Italia si perpetuano scempi sul paesaggio, si praticano ingiustizie, vige un sistema clientelare e corrotto, si fa un uso quanto meno improprio della cosa pubblica eccetera eccetera, ecco che alla insulsa bravata di quattro giovani si dà, nel sito del Comune di Prato, ampio risalto riportando tutti i dettagli dell'indagine. Si temevano risvolti 'politici' dell'azione.
Si vuol mostrare così di essere presenti e vigili sul territorio e, politicamente, dalla parte 'giusta', perché la corona d'alloro apparteneva alle celebrazioni del 25 aprile.
Purtroppo, come accadeva in altri tempi e accade oggi in altri luoghi non propriamente democratici, dove per il furto di 'simboli' si era e si è tuttora sonoramente puniti e pubblicamente messi alla gogna, per altre malefatte invece, per cui non si usano telecamere, si va in giro ampiamente impuniti.
"Individuati e denunciati i ragazzi che avevano sottratto la corona d'alloro deposta il 25 aprile.
I 4 giovani
individuati grazie alle telecamere di un varco elettronico della Ztl. Nelle prime ore della
mattina del 26 aprile scorso il cerimoniere del Comune si era accorto che la
corona d’alloro apposta solo il giorno prima sotto la lapide commemorativa del
25 Aprile nel loggiato del Palazzo Comunale era sparita. La Polizia
Municipale aveva così avviato le indagini per risalire agli autori, individuando
subito, grazie alle telecamere di sorveglianza, un gruppetto di 4 giovani che
intorno alle 2:30 del mattino avevano sottratto la corona e si erano diretti
verso piazza del Pesce dove avevano introdotto la corona in una Fiat 500 di
colore chiaro, per poi allontanarsi in auto in direzione di piazza S.
Domenico. L’utilizzo delle immagini riprese dalle telecamere in varie zone
del centro storico hanno permesso agli inquirenti di seguire l’auto per tutto
il tragitto percorso, individuandone con chiarezza il tipo e le
caratteristiche, ma per l’identificazione della targa di riconoscimento è stato
fondamentale il passaggio sotto uno dei varchi elettronici della Z.T.L., la cui
telecamera ha consentito di individuarne con assoluta certezza la sequenza
alfanumerica. Gli agenbti hanno scoperto così che il veicolo apparteneva
ad una residente pratese, madre di due ragazzi dall’età compatibile con quella
dei giovani ripresi dalle telecamere del loggiato comunale: il confronto con i
cartellini anagrafici del maggiore dei due fratelli ha tolto ogni dubbio, anche
per la buona qualità delle immagini a colori riprese durante la sottrazione
della corona.Convocato dal Commissario Provvedi del Reparto Territoriale del
Comando di piazza Macelli, che ha seguito le indagini, il figlio della
proprietaria dell’auto, ha ammesso, durante l’interrogatorio, di essere stato
presente insieme agli amici, tutti pratesi, mentre uno di loro sottraeva la
corona di alloro dalla lapide e di aver acconsentito a farla introdurre
all’interno dell’auto. Il giovane, M.E. di anni 27, anche lui residente a Prato
dalla nascita, non ha attribuito comunque al gesto un significato
politico.Tutti e quattro gli autori del fatto sono stati denunciati a piede
libero all’Autorità Giudiziaria per furto e danneggiamento in concorso tra
loro. " (Dal sito del Comune di Prato)
1 commento:
Ipocriti e puzzoni! dico gl'inquirenti...non i ragazzi...
Maila, come al solito, sei grande.
Fiele
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