Stasera mi fermo a una festa paesana: sagra del cacciucco, ballo liscio, bomboloni fritti.
Un ambiente come ormai non se ne trovano quasi più.
Passo davanti alle panche della tombola, e, sorpresa per chi sta con me, prendo l'ultima cartella prima dell'inizio.
E' un gioco, uno scherzo, un puro divertimento. Da quant'è che non gioco?
Non so cosa si vinca, e nemmeno domando. Non gioco per vincere, ma per stare in mezzo alla gente.
Mi siedo appena, e già dal banco snocciolano i numeri, veloci.
"Ma per fare terno i numeri devono essere sulla stessa riga?", chiedo a due donne sedute davanti.
Una famiglia non lontano ha comprato diverse cartelle e fa terno e cinquina. Vuole vincere. Così altri.
La mia cartella però si riempie a vista d'occhio, 11 22 62, e...ho fatto tombola!
Tutti rimangono di sasso.
Dal banco un signore dice all'altro: - E' quella che ha preso l'ultima cartella. -
In un attimo mi sono ritrovata con un prosciutto fra le mani. L'ultima cosa a cui pensavo in quel momento.
Che c...? No, che divertente lezioncina.
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