Mentre tutti zampettano a destra e a sinistra per la mostra sugli Etruschi a Prato, e ci si rammarica addirittura che non sia tornata pro tempore la statuetta dell'Offerente dal British Museum, ci arrivano notizie su cosa la mostra-caramella nasconda veramente: altro cemento, altra occupazione di territorio.
Accade esattamente come nel 2006, in coincidenza del convegno Dalle emergente alle eccellenze, dopo il quale si autorizzò lo scempio attuale.
"Prima si concede la caramella (con una mostra costata cara e vecchia di 15 anni) e poi si autorizza l’occupazione di spazi in aree sensibili paesaggisticamente, dribblando tutte le procedure paesaggistiche e quindi il rinvio ad un arbitrato col il Segretariato Regionale ai beni culturali.
Intanto la Commissione Urbanistica (commissione politica non tecnica) ha approvato velocemente l’ampliamento di oltre 10.000 mq dell’Interporto. Con l’aggiunta di un grosso magazzino di oltre 1.000 mq., alto 12 mt, ad uso esclusivo di deposito per Soprintendenza Archeologica che, evidentemente, ha rinunciato all’Antiquarium di Villa Niccolini che, (oltre a sottrarre nuovo cemento, dico io) avrebbe sottinteso la ripresa degli scavi nell’area."
1 commento:
Questa giunta di "signor sì" e mediocri non poteva che operare ciò, su Gonfienti.
Non hanno né la voglia né la preparazione per conoscere BENE la situazione e operare scelte consapevoli. Dall'alto giungono ordini precisi, e loro eseguono. Vergogna a chi a votato questa manica di incompetenti arroganti. Vergogna!
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