mercoledì 23 marzo 2016

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?

Renzi, Presidente del Consiglio, dichiara che con la cultura si combatte il terrorismo.

"Contro il terrorismo servono i militari così come gli operatori sociali e gli insegnanti. E' quanto afferma in un intervento sul sito del Guardian il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'indomani dei sanguinosi attacchi di Bruxelles. "L'Unione europea deve essere risoluta questa volta - si legge - dobbiamo investire nella sicurezza e difesa comune". Ma allo stesso tempo, "dobbiamo investire risorse, come l'Italia ha proposto in più occasioni, nelle nostre città e nelle periferie urbane anonime, portando scuole, infrastrutture e luoghi di aggregazione sociale". Secondo il premier, una parte dell'impegno per contrastare il terrorismo è militare, ma "se vogliamo veramente salvare la prossima generazione", un ruolo cruciale lo devono avere "gli insegnanti, i volontari e gli operatori sociali" e quindi la cultura." (Ansa, data di oggi).

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
Mi chiedo: quale cultura, quella del PD?  Quella che distrugge aree archeologiche come Gonfienti per ampliare un interporto già devastante e fallimentare? Quella che a un teatrino periferico come il nostro (e come altre realtà soffocate in Italia) quelli del PD e quelli prima ancora nemmeno degnano di uno sguardo, come nella peggior caccia all'untore?
   
DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
Di cosa e di chi sta parlando, il Primo Ministro? 
Di aumentare ancor più la presenza invasiva invadente del sistema piddino in regioni, come la Toscana, dove è in atto un dittatura culturale mascherata? O della Lega nel sistema del Nord, almeno fino a poco tempo fa? O dell'intreccio clan-familistico, propriamente mafioso del Sud?

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
Dove le nomine, i posti agli enti culturali sono solamente roba di partito e non hanno nulla a che vedere con il merito? Ah, quanti figli di babbi porta voti vi  si trovano rintanati! Dove i soldi culturali si danno solo ai fedelissimi; dove si circuita, a livello di spettacolo dal vivo ma anche di cinema, solo se si fa cassetta (e quindi si è televisivi e quindi 'spintarellati') oppure messi dai partiti o dagli amici?
O forse se si paga la mazzetta, in qualche modo?

DI QUALE CULTURA PARLA QUESTO SIGNORE?
Questi amministratori italiani hanno sempre fatto finta che non esistessero realtà alternative, vivaci, e anche polemiche. Perché, no? Cosa dovrebbe fare la cultura, secondo loro, se non calarsi come fa ogni giorno le braghe? Ma gli guardate, gli artisti, noi, come siamo miserabili e venduti? Guardateci!

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
Perché pensate che la gente non vada per esempio a teatro o ad altre manifestazioni culturali se non perché queste sono del tutto addomesticate? Non è certo colpa di Internet! Il teatro, per esempio, a chi serve ancora, a chi serve andare alla Pergola, a vedere CHI? L'attricetta l'attricetto televisivo, o il cazzone teatrale sponsorizzato!

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
Della cultura delle periferie? Sono state distrutte! Rottamate! Avete permesso di costruire mega-entri commerciali, mega-sale cinematografiche, realtà assurde, realtà che hanno sradicato storie millenarie, tradizioni, eventi, personaggi che non torneranno più. Su cosa costruiamo, oggi? Sull'Omnia Multicenter, sui Gigli? Su Ikea? Per dare lavoro a chi? E poi quale lavoro? Sfruttamento!

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
La cultura ufficiale italiana, e in stato ancor più drammatico quella europea, è una cultura dittatoriale e in sé già terroristica. Terrorizza tutti gli artisti e li minaccia di morir di fame ogni giorno se non segue i dettami di governi, stati, poteri. Se non segue l'andazzo commerciale!

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
La cultura, intesa come aggregazione sociale, è inesistente.  La scuola, poi, è una servetta scalza e muta. Brutta e poco interessante. Anche gli insegnanti sono ammutoliti, brutalizzati, minacciati. Su cosa devono costruire una 'buona' scuola? Senza parlare dell'Università italiana: oggetto scandaloso e ormai me(a)rcificato.

DI QUALE CULTURA PARLA, QUESTO SIGNORE?
E' evidente, si parla di cultura senza cognizione di causa; senza conoscere i territori, le storie, le umiliazioni, le sofferenze che ogni giorno si vive qua, con la 'cultura' in periferia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In perfetto stile Renzi sta solo biascicando slogan. Slogan da venditore di pentole porta a porta,efficaci per la durata di un soffio,vuoti e totalmente privi di riscontri nella realta'. E un sacco di gente se lo beve a garganella ancora,cosa folle.
Svegliatevi,se ancora potete/volete.

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