sabato 30 aprile 2016

Bilancio della stagione teatrale 2015-2016 che si sta per concludere

Stasera debutta "Io passerina, tu pisellino", con replica sabato prossimo 7 maggio.

E' l'ultimo spettacolo della stagione che si svolge alla Baracca.

Quest'anno è stato in assoluto l'anno dei record: tutto sulle nostre spalle,  autofinanziato e gestito, con ben 14 spettacoli presentati e più di 20 repliche totali. E abbiamo registrato, mediamente, anche un deciso aumento di spettatori.

Diversi i debutti, oltre a quello di stasera:

1. Le tre vite del ragazzo di Tien An Men, vergonosamente ignorato dal Comune di Prato e dalla sua politica;
2. Gatta al lardo, Ragionamento comico sui proverbi, uno spettacolo originale sui proverbi che finora mai era stato fatto, e che replicheremo nella Pratoestate di quest'anno (insieme al Laris Pulenas, e ce lo meritiamo);
3. Oh, Spedale, di Gianfelice D'Accolti;
4. La famiglia Cento, di e con Maura Salvi della Bottega delle Maschere di Agliana;
5. Blocco Nero (Puzzi come un cane);
6. Lo Spettacolo della Città a Pistoia (che replichiamo il 15 maggio);
7. Pagliaccia Secca SOS, teatro ragazzi.

Oltre a riproporre, ancora una volta gli spettacoli sui celestini, sui concubini, su Karl Laqua, insomma la storia di Prato, di cui il Teatro La Baracca, con i miei testi, ha raccontato alcuni fatti fra i più significativi.

Dopo il testo scandalo di stasera, dovrebbe andare in scena un altro, con il gruppo del teatro della Baracca, Dogshit, nell'ultimo fine settimana di maggio.

Insomma, tutta questa produzione, gli enti teatrali regionali, finanziati con i nostri soldi, i teatri paludati e paludosi, giudicano nulla.

Infatti siamo costretti a fare i salti mortali per poterci finanziare. 
Personalmente sono molto affaticata e anche molto incazzata, scusate la crudezza linguistica, di questo scandaloso traffico ruffiano e misterioso andazzo dei soldi pubblici, per cui ci siamo visti negare la residenza teatrale a favore di compagnie che producono meno di un quarto di noi!

venerdì 29 aprile 2016

Bacchettoneria

Con la messa in scena di Io passerina, tu pisellino sto sperimentando un bel po' di neo puritanesimo, la bacchettoneria elevata a sistema di vita di ritorno.

La Toscana è una regione molto bacchettona,  non crediate, e la locandina strappata è solo un fatto fra tanti.

Perché?, le telefonate per scoprire di cosa veramente tratta lo spettacolo; se ma dove chissà?  E' adatto per? Si può con?

A giro si trova pochissima ironia, voglia di scherzare o riderci su. Tutto viene preso molto seriamente; tutto può essere pericoloso o diventarlo. Si va in giro in punta di piedi e ci si guarda attorno, guardinghi.

Certe 'cose' solo di nascosto. A tal punto che se arriva un satrapo bisogna mettere i lenzuoli sulle statue nude dei musei. Vi ricordate?

Mi sento soffocare. Viene proprio voglia di trasgredire.

giovedì 28 aprile 2016

"Lo spettacolo della città" nelle domeniche ecologiche di Pistoia

"Lo spettacolo della città" a Pistoia del 15 maggio prossimo è stato inserito nelle manifestazioni delle 'Domeniche ecologiche". Un piccolo riconoscimento anche al nostro modo di fare teatro. Ricordo però che, nonostante tutto, per questa replica non percepiamo un centesimo di soldi pubblici, e quindi il biglietto rimane invariato (e però anche l'ottima merenda cena). Non mancate.

Se l'Austria chiude la frontiera

Se l'Austria chiude o meglio, restringe, la frontiera del Brennero, ne patirà sicuramente forti conseguenze economiche. E tanto anche la Germania.
E' su questo punto che mi sento di essere ottimista, nonostante i tempi. Questi austriaci, ancora una volta, vogliono trovarsi fuori dalla realtà.
Quanto a lungo potranno durare le file di TIR?

E sui treni con i treni, che si fa, il 'Grenz' anche lì?

Il denaro 'maledetto', il solo su cui si basa la presunta Europa bieca e ottusa come un angolo, talvolta ha una valenza liberatrice e serve a ostacolare le 'chiusure' o i rimpianti di un impero perduto.


All'ombra degli Etruschi...ci si "accontenta"

 Da La Nazione (Cronaca di Prato) del 27 Aprile 2016

mercoledì 27 aprile 2016

Io passerina, tu pisellino

Andrea il tipografo mi ha confortato nella mia idea di avere più immagini per uno stesso spettacolo, ed ecco qua. Non credo di essere la prima ad averla avuta, ma certo nel teatro 'non si fa'. Per questo mi piace.




IO PASSERINA, TU PISELLINO
Nel profondo futuro, 6542 D.C. In un centro spaziale la musiana Tnawa 43 tiene una conferenza straordinaria.  Tnawa è arrivata sulla Terra dal Pianeta Musa per imparare il sesso-amore nell’ambito degli scambi interplanetari. A Musa nulla si sa del sesso-amore e lei è qui per conoscerlo e portarlo nel suo pianeta. Con risultati altrettanto straordinari. Nella sua ricerca Tnawa scopre le contraddizioni della morale sessuale sul pianeta Terra.
Scritto e interpretato da Maila Ermini 
Collaborazione Gianfelice D'Accolti
Durata 55 min senza intervallo.

martedì 26 aprile 2016

Ma com'è brutto il sito Internet del Comune di Prato

E' davvero misero e striminzito, poco entusiasmante il sito internet del Comune di Prato.
Osservandola dal sito, sembra una città addormentata, e nella sua attività istituzionale e in quello economico e culturale.

Viene la voglia di gridare: - Sveglia, gente, c'è il mondo fuori! -

In realtà si capisce che non si investono soldi, che non c'è personale che se ne occupi.

Misere anche le foto che (non) la illustrano; i canali tematici che non la raccontano.

Ben diverso da quello che accadeva appena pochi anni fa, quando il sito mostrava una città che magari non c'era. 

Forse questo sito comunale ha il vantaggio di farti capire in che città ti trovi o vuoi andare. Insomma, non ti inganna; e magari se avevi fatto per Prato un pensierino turistico, cambi meta.

http://www.comune.prato.it/

lunedì 25 aprile 2016

Siamo tutti lanzichenecchi

Ricevo e volentieri pubblico.
"Da “Cultura Commestibile” 167, a proposito della querelle tornata recentemente in auge di sostituire nella Loggia dei Lanzi l’originale del Ratto delle Sabine del Giambologna con una copia. Naturalmente la questione riguarda molte altre operazioni in corso, anche pratesi, di trasformazione e arbitraria rimodellazione del nostro patrimonio". Prof. Giuseppe Centauro.


sabato 23 aprile 2016

Il greggio nel mare di Genova

Del disastro ambientale di Genova, con lo sversamento di greggio nel torrente Polcevera e ora in mare, si è saputo il giorno dopo il referendum sulle 'trivelle'.
Il giorno dopo. Ma vedi un po' la coincidenza.
Ma quando è avvenuto veramente? Non sarà stato forse il giorno prima e non ne è stata diffusa la notizia?


venerdì 22 aprile 2016

La demolizione della Passerella di Gamberini al Pecci

Hanno demolito la passerella dell'architetto Italo Gamberini del Museo Pecci per far posto agli spazi di Maurice Nio.

A me piaceva molto, la passerella di Gamberini, aveva un che di futuribile, di ottimistico, razionale; nel pomeriggio era piena di luce. Era l'ingresso del museo, ma come ingresso era praticamente inutilizzata.

Ora si pensa che cambiando la struttura, facendolo diventare il 'nuovo Pecci', la gente correrà a frotte verso l'arte contemporanea; insomma, si pensa di cancellare un passato museale fallimentare e di costruirne uno nuovo migliore cambiando struttura. Un po' come facevano un tempo 'oltrecortina', e come ancora oggi in Cina, per esempio.

Testimonianze spazzate via: e i monumenti che c'erano davanti al vecchio Pecci, belli e significativi, sono stati demoliti o sparsi altrove per la città senza porsi troppi problemi, come la colonna spezzata di Anne e Patrick Poirer, Exegi monumentum aere perennius, (verso di Orazio... Orazio chi?, 'Ho costruito un monumento più eterno del bronzo"), che era ironica e derisoria e forse per questo l'hanno fatta sparire.

Ma i pratesi rimangono indifferenti alla demolizione, come lo sono stati finora davanti a un museo che non ha saputo 'parlare' alla città. Sarà capace la nuova struttura?

E intanto la responsabile della comunicazione del Museo Pecci si è dimessa. Si chiama Daniela Perra, è una giornalista milanese, e ricopriva quel ruolo solo dal gennaio 2015. A fine mese tornerà nella sua città, ha detto.  Non ha spiegato però i motivi del suo abbandono.

La saga fallimentare continua...




giovedì 21 aprile 2016

Le balle del Governone: la fatturazione elettronica (1)

Il Governone è il migliore dei mondi possibili, secondo chi governa. Ma per noi proprio no.

Voglio commentare alcune misure che, pur sbandierate come le soluzioni delle soluzioni, già sono fallite prima di cominciare.

Prendiamo la fatturazione elettronica, che  doveva contribuire a togliere un po' di elusione evasione fiscale eccetera e anche, costringere l'ente pubblico a pagare in breve termine.

QUANTO PROMESSO NON SI VERIFICA!

Le ragionerie sono tutte in affanno per mancanza di personale -, e pagano, se possibile con ancora più lentezza. Non ci sono poi effetti visibili in merito all'evasione fiscale con questa novità.

Noi poveracci dobbiamo tenere due tre conteggi per le fatture e tutto si è molto complicato, oltre a pagare un gestore per la piattaforma necessaria alla fatturazione elettronica stessa.

Dunque, non solo si è pagati dopo, ma si deve pagare per farsi pagare!

Andava tutto molto più celermente e senza costi aggiunti con la fatturina di prima.

Prima di sbandierare la balla numero tot dell'efficienza del Governone, si doveva verificare che fosse possibile quanto si andava a promettere!

Ma il Governone si comporta esattamente al contrario e racconta balle balle balle...




mercoledì 20 aprile 2016

Polizia 'Morale' contro le donne in Iran

Di tutto questo non si sa nulla. Solo di affari si occupa lo Stato Italiano; delle condizioni della popolazione in Iran, della repressione in atto, delle torture dei dissidenti eccetera, tutto si tace. 

In Iran, contro le donne che non vogliono indossare il velo, è stata istituita una 'Polizia Morale' che, sotto copertura, vigila sul 'corretto' comportamento delle stesse.

BBC ha trasmesso un ottimo servizio di informazione, con le dichiarazioni, arrabbiate, delle donne.
RENZI-RAI, zero informazione. Addirittura, si arrivano a coprire le statue per non irritare le visite dei satrapi.

http://www.bbc.co.uk/programmes/p03rlp58

Per chi vuole approfondire, un sito italiano: 
http://www.ilpost.it/2016/02/12/gershad-iran-polizia-morale/

martedì 19 aprile 2016

Presidente Rossi: al referendum ci ha gabbato?

Un articolo de La Repubblica rivela, se ce ne fosse bisogno, che la Toscana al referendum sulle 'trivelle' si è distinta per il non voto.  La Regione di Renzi!
E questo la racconta lunga sull'atmosfera che si respirava ieri ai seggi nella nostra santa Regione: la derisione e lo scherno!
Il Presidente Rossi aveva dichiarato che sarebbe andato a votare, e certamente l'ha fatto. Sulla sua pagina Facebook scrive:

"Il quorum non è stato raggiunto. Peccato.  Ma, in tempi di scarsa partecipazione,un terzo degli italiani è andato comunque a votare. Il PD farà bene a tener conto di questo elettorato, rispettandolo e cercando di capirne le ragioni. Soprattutto dando risposte in termini di sicurezza e di controlli ambientali delle piattaforme, e con politiche alternative per l'energia. Anche perché a questi elettori ci dovremo rivolgere per il referendum sulla riforma costituzionale.Gran parte della politica, ancora oggi, più che al merito delle cose si divide tra antirenziani e renziani, tra chi vuole dare la spallata al governo e chi si schiera sempre con esso anche a prescindere dal contenuto. Io resto convinto che questa dialettica alimenta solo la litigiosità e non fa bene al PD e neppure alla democrazia nel Paese."

Tuttavia a me, le dichiarazioni pre e post voto di Rossi appaiono come un gioco delle parti di partito. Egli prevedeva come tutti che il quorum non sarebbe stato raggiunto, e perciò sospetto che in questa scenario quasi compiuto, egli abbia voluto recitare la parte del 'bravo partecipante', del 'vecchio' attivista che esegue il suo dovere nella commedia della nostra morente democrazia. Il Presidente esclama: -Peccato! -, (che tanto rammenta la cara doppia morale, mai così praticata), come a voler rabbonire una parte dell'elettorato di Sinistra e mettere le mani avanti per il prossimo quesito referendario costituzionale del prossimo ottobre, a cui invece certa politica tiene molto, e che intende dare una svolta autoritaria al nostro sistema parlamentare.


lunedì 18 aprile 2016

Il voto deriso

Ieri al seggio per il referendum cosiddetto 'delle trivelle'.
Atmosfera pesante per chi aveva deciso di votare. Appena arrivati abbiamo ascoltato chi, fra i portatori di cartellino di riconoscimento sul petto, commentava in modo sguaiato, virulente, sarcastico, la poca affluenza alle urne.
Un episodio al limite della legalità.

Non accadrà più. La prossima volta non passerò in silenzio - anche perché appena arrivata non ho capito subito - e denuncerò il fatto.

sabato 16 aprile 2016

Solidarietà al comico tedesco Boehmermann

Voglio esprimere la mia solidarietà al comico tedesco Boehmermann, contro il quale il governo tedesco ha deciso di concedere l'autorizzazione al governo turco al procedimento penale per una poesia satirica contro il presidente Erdogan.

"Il caso è scoppiato il 31 marzo scorso quando il comico ha recitato alcuni versi satirici contro il presidente turco durante la trasmissione «Neo Magazin Royale» sull’emittente Zdf. Nella poesia letta intv, Boehmermann accusava Erdogan con crudi riferimenti sessuali di aver fatto sesso con pecore e capre, di aver represso le minoranze, aver preso a calci i curdi e aver picchiato i cristiani. Al fianco di Jan Boehmermann si erano schierati numerosi artisti tedeschi: con una lettera aperta alla «Zeit» chiedevano l’archiviazione delle indagini sul comico. « La discussione e le critiche a Jan per i suoi versi satirici verso Erdogan appartengono al dibattito culturale e non a un’aula del tribunale di Magonza» si legge nel testo. E ancora: «L’arte non può prodursi se gli artisti devono temere che le loro opere possono condurre a una denuncia o essere censurate». (Corriere della Sera, 15 aprile).

Non conta più essere cittadini di uno stato, se questo stato è pronto a cedere un cittadino per motivi di opportunità politica o economica. 

venerdì 15 aprile 2016

I figli dei re sono sempre contro i referendum

Che l'ex-Presidente, per me non emerito, della Repubblica Napolitano inviti al non voto,  è proprio degno di un figlio della monarchia. Come in altre occasioni egli ha dimostrato di essere, e come racconta bene questo articolo:

"Napolitano ha sempre omesso il titolo di conte, trasmessogli da sua madre la contessa di Napoli, una delle dame di compagnia della regina Maria Josè. Un gossip, sommesso e mai ufficialmente smentito, vorrebbe Giorgio addirittura figlio di re Umberto. Sarebbe nato da un segreto rapporto, ma siamo naturalmente al pettegolezzo. Un noto giornalista di sinistra, Ciro Soglia, raccontò tuttavia che quando Berlinguer morì, il Pci considerò due ottime opzioni: Renato Zangheri e Giorgio Napolitano. Ma per paura delle indiscrezioni sul loro passato, decise di accantonarli. Il primo aveva una relazione extraconiugale, del secondo poteva venir fuori la diceria che fosse figlio illegittimo del re. Certo, alcune azioni di Napolitano hanno alimentato i sospetti. I Savoia devono a lui la cancellazione della norma transitoria della Costituzione che impediva il loro ritorno in Italia. Da capo di uno Stato repubblicano, avrebbe poi reso omaggio nel Pantheon alle tombe dei Savoia, onorando i suoi peggiori nemici, i monarchici.
Gli storici approfondiranno la vicenda personale e politica dell’undicesimo e più longevo Capo dello Stato, ma da oggi torna alla sua vita privata un personaggio contraddittorio, appartenente a quella élite di politici che, in Italia di fatto si sono prodigati per svuotare di significato la carica, le istituzioni e in ultima analisi il Paese che avrebbero dovuto rappresentare e difendere. Di molte sue decisioni re Giorgio non ha mai fornito spiegazioni. È stato certamente complice del vero e proprio colpo di stato con cui le élite europee fecero cadere Berlusconi nel 2011. Attribuendo simultaneamente l’incarico al suo grande amico Mario Monti, nominato il giorno prima senatore a vita, attuava un piano concepito mesi prima della caduta del Cavaliere, come è stato ampiamente dimostrato.  (Riccardo Scarpa, Il Tempo, 14.1.2015).

giovedì 14 aprile 2016

Ancora censura su "Io Passerina, tu Pisellino"


Questa locandina è davvero perseguitata: dopo essere stata strappata dalla bacheca del teatro dai soliti tre quattro invasati fanatici per non scandalizzare la processione del Venerdì Santo, è stata censurata da Facebook, che non l'ha accettata per il suo 'contenuto' fra le pubblicità.
La direzione non ha spiegato se per via del titolo, oppure per il disegno (del geniale artista tedesco Helge Nyncke)
Come ho già detto, se avevo un dubbio nel presentare o meno la commedia, ora ho due motivi in più per farla.

mercoledì 13 aprile 2016

Altre impressioni e commenti su "Lo spettacolo della città" a Pistoia



"Lo Spettacolo della città, cui ho avuto la fortuna di partecipare anche a Prato, è sempre un'esperienza particolare. Dura poche ore, ma è un viaggio vero e proprio, dove sembra - e in effetti è così - di aver condiviso qualcosa di profondo e leggero al tempo stesso con gli altri partecipanti. Alla fine sembra quasi di aver stretto un legame, anche con persone di cui non si conosce nemmeno il nome. Un legame fatto di parole, sensazioni, riflessioni, immagini, musiche. Un legame che si nutre dell'insolita e straniante esperienza di vedere luoghi abituali con altri occhi. Le strade che frequento o che ho frequentato quasi quotidianamente per studio, per lavoro, ecc... ripercorse su un pullman turistico. Come una piccola vacanza. Ma con lo Spettacolo della città non si va in vacanza da se stessi. Si sorride, si passa il tempo anche piacevolmente, ma non ci si di-verte, non ci si distrae. Si vive, appunto, un'esperienza. ... Nello Spettacolo (Pistoia)  si trasforma a ogni tappa. Vanni Fucci "bestia" (letto magistralmente da Gianfelice D'Accolti) fa da prologo a questa avventura, il cui filo conduttore sembra essere la figura dell'attore Pier Luigi Zollo, evocata con delicatezza e tenera ironia da Maila Ermini. I due interpreti ci accompagnano nei luoghi meno turistici della città, associati a brani letterari quanto mai appropriati: The waste land per il quartiere surreale e degradato delle Fornaci, alcune delle più celebri poesie di Leopardi - lette senza alcuna retorica, ma facendo risaltare ogni piega del testo - per il Villone Puccini (data l'amicizia tra il letterato e il benefattore pistoiese), la graffiante ironia di Giuseppe Giusti per il Pantheon, le Lettere a Lucilio di Seneca per il Cimitero brasiliano: una meditazione sulla vita e sulla morte in uno dei luoghi più "metafisici" (e meno conosciuti) di Pistoia. Non manca il passaggio davanti all'ex Breda, e la conseguente, puntuale cronaca sugli eventi giudiziari intorno alla terribile vicenda "amianto". Non si va in vacanza da se stessi, dunque: ci si scontra con il bello e con il brutto della città, con le sue vergogne e le sue "glorie" meno pubblicizzate. Si viaggia, e si riflette, in definitiva, su se stessi. Il momento più toccante, per me, è stato il passaggio al Cimitero brasiliano: mentre le parole di Seneca risuonavano nel silenzio quasi perfetto, i partecipanti si aggiravano come smarriti in quello spazio rarefatto ed essenziale."Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l'altro la vita se ne va". Ma alla fine di questo viaggio la sensazione è quella di aver comunque trattenuto qualcosa. (Eloisa Pierucci).

"Cara Maila,
da laureata in lingue e letterature straniere, prestata per lavoro all'istruzione tecnica e professionale, non so descriverti l'emozione che ho provato quando avete letto le poesie di T.S. Eliot nel contesto della "terra desolata" delle Fornaci! Volevo ancora farvi i miei complimenti per la ricerca e la selezione di testi e musiche, oltre che per l'ottima interpretazione.
Ho trascorso un pomeriggio indimenticabile in  vostra compagnia, un viaggio spirituale ed intellettuale oltre che fisico. Ancora grazie. (Valeria Masiero, Padova).

martedì 12 aprile 2016

Vauro, o la paura fa 5 Stelle

In una vignetta intitolata "E' morto Casaleggio", Vauro ha disegnato una vignetta con Grillo burattino dai fili spezzati.

Sembrerebbe la vignetta dell'artista al servizio di certo sistema politico, che vuole scongiurare il pericolo del raggiungimento del quorum e una vincita dei sì al referendum di domenica sulle trivelle in mare per tirar su petrolio.

Che, come molti altri referendum, ha una valenza assolutamente politica, e specificatamente contro Renzi.

La vignetta sorte però l'effetto contrario al suo obbiettivo.


Si replica a Pistoia

Deciso: domenica 15 maggio si replica " Lo spettacolo della città" a Pistoia. Quello in Valbisenzio per ora è rimandato; forse, se riusciamo a recuperare qualche soldino per ammortizzare le spese, in estate. Vedremo.

lunedì 11 aprile 2016

Commenti e foto de "Lo spettacolo della città" a Pistoia



Tantissimi commenti su Lo spettacolo della città di ieri a Pistoia. Il mio giudizio: da un punto di vista dell'unità di tempi e luoghi, per la sua armonia strutturale, questo pistoiese è il migliore. E anche come intensità poetica, credo. Ma anche il più difficile nella costruzione: percorso e testi sono stati ripensati più volte, anche per la difficoltà di portare un pullman in certi luoghi.
Ma tutto poi è scorso leggero e puntuale, con una tempistica perfetta.
Un ringraziamento particolare al circolo Garibaldi, che con affetto e convinzione ha accolto e sostenuto da subito Lo Spettacolo e ci ha sorpreso, al ritorno, con una squisita, abbondante-merenda cena.

Infine. Il pullman era pieno, e abbiamo dovuto rimandare indietro le persone. Presto vi faremo sapere se replichiamo a Pistoia. Se fosse, sarebbe domenica 15 maggio, dato che per quella data abbiamo annullato il viaggio-spettacolo in Valbisenzio (che speriamo di organizzare per l'estate) e abbiamo un pullman ancora disponibile.


"Grazie per lo spettacolo bello e spesso commovente", (Corinna G.)
"E' la prima volta che partecipo ad un teatro itinerante. Mi è piaciuto tantissimo. Complimenti", (Luana L.)
"Bella iniziativa. Mi è piaciuta la prima volta e lo stesso oggi. Sicuramente se ce ne fosse un'altra, parteciperò sicuramente. Grazie". (Serena F.)
"Bellissimo spettacolo (come sempre!). Siete bravissimi, ma lo sapevo già...ma ogni volta mi sorprendete. Grazie davvero". (Stefano P.)
"Bravi e grazie...Anche lo zio Gigi (Pierluigi) avrebbe gradito questa bella giornata di teatro...l'unica pecca che ci avrebbe trovato è...il formaggio nel rinfresco finale!. A presto." (Ilaria B.)
"Una Pistoia sicuramente insolita. Ho apprezzato, in particolare, la parte relativa alla Breda, anche per il testo e la recitazione, terribilmente toccanti". (Anna C.)
"Grazie per avermi fatto ripercorrere angoli della mia storia con altre lenti". (Rachele G.)
"Emozionante e coinvolgente, a tratti poetico". (Gabriella B.)
"Grazie per il bel ricordo di Perluigi Zollo...e per tutto il resto". (Massimiliano L.)
"Un viaggio-spettacolo ricco di suggestioni culturali e letterarie, che ha consentito ad un pistoiese come me di scoprire aspetti nuovi e interessanti della città in cui sono nato". Tiziano P.
"Grazie per questo insolito viaggio 'in Pistoia', così piacevole per noi, ma tanto faticoso per voi." Maura.
"Il miglior modo di conoscere una città Evviva la p-rosa!" I padovani (Valeria).
"Uno sguardo diverso sulla città, una lettura drammaturgica di Pistoia, un lavoro non facile per ricerca, tempi, logistica e...non ultimo capacità artisticahe. Maila e Gianfelice anche questa volta siete riusciti a dare il meglio!" Piera.
"Abbiamo trascorso un pomeriggio particolare e siamo stati contenti di aver visitato dei luoghi particolari e alcuni mai visti" (Eliana e Franco)
"Grazie dell'accoglienza e del servizio. Grazie Arci..." (?)
"Grazie per questo viaggio, speciale e visionario, della città di Pistoia". (Simona, Francesc, Massimo, Domenico).
"Viaggio meraviglioso e bravissimi gli attori. Grazie. " (Fabio e Manuela).
"Un pomeriggio veramente bello e interessante. Bravi. Grazie".
"Grazie per la bella esperienza". Marzia.
"Non solo un grazie, ma anche un grande abbraccio e a presto ospiti del Garibaldi". Marcello.
"Come sempre, ottimi spunti sulla città, fuori dal circuito 'omologato', spero davvero in un secondo tour". (Fiorella).
"Bravissimi, come sempre". (Edoardo).
"Scriverò presto...per questo grande tour alla scoperta di Pistoia". (Beppe).






venerdì 8 aprile 2016

Lo spettacolo della città a Pistoia

Al termine della realizzazione e organizzazione del prossimo Spettacolo della città a Pistoia, mi sento letteralmente sfinita, ora che invece devo intraprendere lo sforzo maggiore.
E' tutto pronto, e il pullman è pieno di spettatori-viaggiatori.

E' impossibile quantificare, in termini di denaro, il costo di questo lavoro, che Gianfelice definisce 'titanico'.

Il Comune di Pistoia, alle prese con una infinita carrellata di incontri e lezioni previste nell'ambito di "Leggere la città", che quest'anno titola "La città del dialogo", si dimentica proprio di dialogare con noi, non dando peso alla novità del teatro in movimento in città, che forse nemmeno ha capito. Di certo non tanto gradito, dato che viene da fuori delle stanze del potere. Alla fine darà qualche briciola, ma chissà come e quando, e per questo è rimasto l'unico evento a pagamento.

Per lo stesso motivo di sordità e cecità, ma di altri amministratori,  Lo spettacolo della città in Valbisenzio, previsto per il 15 maggio prossimo, è rimandato in data da destinare; chissà che non se ne scelga una estiva per aver modo di rinfrescarsi.  C'è bisogno di tempo per recuperare forze e soldi di cui molti lamentano la mancanza in malafede.

Magari il 15 maggio replichiamo invece questa versione pistoiese; nel caso, è ancora presto per dire, ve lo comunicherò.

Intanto, per chi ha prenotato, ci vediamo il 10 aprile a Pistoia.

giovedì 7 aprile 2016

Anche le donne potenti sfruttate

La vicenda dell'ex-ministro Guidi, oltre a mostrare l'ennesimo caso, e grosso, di corruzione e malaffare, di intrighi e faide - e già ci sarebbe materia per mandare a casa un governo tra l'altro nemmeno eletto - , mostra che le donne, anche quando sono potenti, sono ancora una volta subordinate, se non altro sentimentalmente, agli uomini maschi e da questi sfruttate.

Quindi non solo nel diuturno e quotidiano esercizio della vita.

Il caso Guidi non è il solo.

Facciamo un paragone invece con gli uomini potenti, che notoriamente hanno intorno miriadi di donne pronte ad approfittare dello squalo. Lo schema è: il vecchio ricco e la donnina.

Generalmente parlando, lo squalo rimane sempre tale nella sua posizione di preminenza rispetto alla o alle donnine più o meno equivoche e scaltre. Che, peraltro, rimangono le classiche mantenute e non chiedono che di rimanere tali, con pochi altri benefits.
Hai voglia poi a ricattare, a dire, lo squalo non piange al telefono. Anche se è sua moglie. Magari accusa il colpo, la liquida, ma si consola subito dopo.

La donna invece, sempre prona, vive in modo più drammatico lo shock che deriva dallo scoprire che il compagno non è altro che un bieco sfruttatore della sua posizione di potere.

E' anche per questo che la sua vendetta è spesso implacabile e  sopraffina, cosa che gli uomini sembrano non capire.

In questo, nonostante la Guidi non ci emozioni, tutt'altro! vediamo con simpatia il suo mandare a quel paese e più il ragazzone ambizioso e avido che è poi anche padre della sua prole.

Che vicenda squallida.

La letteratura moderna si dovrà aggiornare, visto che le donne sono illuse di parità e nella corsa al potere, e in molte possono rischiare di fare la fine della signora Guidi. Sfruttate anche per affari o interessi vari; non solo per i calzini.

Stateve accorte.

mercoledì 6 aprile 2016

Se la scuola è traino di consenso

A livello locale, la scuola è diventata recentemente forte traino di consenso.
Mentre si ignorano i problemi seri delle città, come l'inquinamento per esempio, si dà molta evidenza a piccoli miglioramenti che in realtà non cambiano di molto lo stato e il senso della scuola italiana e dei suoi insegnanti; delle sue strutture e spazi.

A Prato in questi giorni si osserva certa propaganda di stampo scolastico (insegnanti assunti, piccolissime migliorie alle strutture), mentre la città langue senza progetti alternativi seri - quelli che ci sono nei cassetti, hanno ormai rivelato la loro fatuità e là rimarranno -, con zone inquinatissime - vedi San Giorgio a Colonica - , o altre che si vogliono rendere ancor più inquinanti, come la zona Sud Ovest dove vivo, con il trasferimento della Varvarito, o ancora, altre, tante, variamente lottizzate e che rischiano di morire per asfissia, come la Macine e la Querce, schiacciate da un interporto sempre più prepotente e assurdo.
Già la 'semplice' linea ferroviaia Firenze-Viareggio aveva causato una separazione, una 'chiusura' con il resto della città. Come è stato possibile costruire un interporto a ridosso di una frazione in questo modo, che si trova tra l'altro ai piedi della collina? I cittadini della Macine e delle Querce, se in bicicletta vogliono andare a Gonfienti, a cui erano uniti fino a pochi anni fa, devono passare da Ponte Petrino, percorrere insomma un giro lunghissimo.

Mi fermo qui.

martedì 5 aprile 2016

Un mondo senza isole da scoprire

Davíð Gunnlaugsson, primo ministro dell’Islanda, è  coinvolto nello scandalo dei "Panama Papers", insieme a tanti capi di Stato, uomini d'affari, personaggi pubblici eccetera che hanno portato i loro soldi nel paradiso fiscale panamense. Gli islandesi sono furibondi.
Noi, da quaggiù, guardavamo  quella terra dei freddo e dei geyser, dove tra l’altro recentemente si sono trovate tracce della presenza romana (alcune monete), come luogo scevro da quella furbizia più, che ne so, tipicamente mediterranea. E invece no.
“Quando Gunnlaugsson entrò in Parlamento nel 2009, dopo la crisi finanziaria che aveva messo in ginocchio il Paese, diventò famoso come leader del gruppo “InDefence” che si batteva per non pagare i miliardi di dollari depositati nelle banche di Reykjavik dai creditori internazionali. I due referendum sul tema, entrambi supportati da “InDefence”, aiutarono Gunnlaugsson e il suo partito a ottenere il potere. I “Panama Papers” ci rivelano oggi che Gunnlaugsson ha avuto anche un grosso interesse personale nella questione.  
Per l’opinione pubblica islandese il tema è doppiamente doloroso. Da una parte, la condotta di Gunnlaugsson è vista come ipocrita perché lui si è sempre presentato come un supporter della sovranità e della corona islandesi, nonché un fiero oppositore dell’ingresso dell’Islanda nella Ue. Dal 2008 un qualunque risparmiatore islandese ha pochissime possibilità di spostare i suoi soldi all’estero. Ma se lo stesso primo ministro non vuole tenere i suoi soldi nelle banche islandesi, perché dovrebbero farlo i suoi elettori? “ (La Stampa)

Appare un mondo insomma tutto uguale, senza fascino, dove il far soldi e la corruzione viaggiano barbari come il turismo, dove non ci sono più isole da scoprire. Nessuna speranza.

sabato 2 aprile 2016

La presentazione de "Lo spettacolo della città" a Pistoia



Stamani abbiamo presentato Lo spettacolo della città al Circolo Arci “Garibaldi” di Pistoia che avrà luogo domenica 10 aprile, con partenza dal circolo alle ore 15.

Innanzi tutto dobbiamo registrare l’assenza delle autorità.
Sebbene abbiano inserito lo Spettacolo all’interno degli eventi collataterali di “Leggere la città”, che, ricordo ha come tema il dialogo, non si sono dimostrati all'altezza del loro programma e attenti a questa opportunità.
Prima di tutto perché fino a oggi l’iniziativa è stata pubblicizzata dal Comune solo sbrigativamente nel volantino cartaceo di “Leggere la città”.
E poi perché ancora non sappiamo quanto e se ci daranno un contributo per l'iniziativa, e per questo siamo costretti a far pagare il biglietto 20 euro, al fine di almeno recuperare le spese.

Ancora una volta la cultura che proviene 'dal 'basso o di lato' non è accettata se non a denti stretti, e ci viene il sospetto che chi di dovere abbia dovuto forzatamente inserire la nostra proposta perché ne avevamo fissato da tempo la data, senza sapere niente di quello che sarebbe stato organizzato a Pistoia nello stesso periodo.

Insomma abbiamo motivi per pensare male, ossia che le autorità si siano trovate fra i piedi l'ingombro del Teatro La Baracca e l’abbiano  dovuto inserire, ma senza amarlo. Che poi, come avrebbero potuto amarlo, se nessuno si è preoccupato di sapere di cosa si tratti.

Invece registro il bell’incontro con il circolo Garibaldi e, in particolare, con il suo presidente Marcello Nutini che si è dimostrato una persona aperta, moderna, disponibile alle novità, anche e forse soprattutto quelle che  appunto non sono calate né dall’alto né di lato, insomma quelle preconfezionate. Un vero e proprio ‘garibaldino’.

Con noi era presente il Prof. Giuseppe Centauro, che ci segue come consulente anche in questa versione pistoiese.

Lo Spettacolo si presenta ancora una volta come percorso alternativo e verace per il dialogo e la conoscenza, una finestra aperta in modo inaspettato sulla città e i suoi cittadini, offrendo una visione nuova e non convenzionale dell’assetto e del vivere urbano.

E del teatro stesso, perché non dimentichiamoci che si tratta pur sempre di teatro, sebbene in movimento.

 Durante la presentazione abbiamo illustrato il tragitto che parte appunto dal circolo Garibaldi, in via Gramsci, e fa tappa in alcuni dei punti più significativi di Pistoia:

Circolo Garibaldi (ritrovo)
Rose Barni
Le Fornaci
Villon Puccini
Piazza S.Francesco/Mazzini
Ex Breda
Cimitero Brasiliano
Circolo Garibaldi (ritorno, e qui sarà offerta una merenda-cena).



I temi trattati, che avranno come spunto e scenografia i luoghi cittadini e le loro caratteristiche socio-economiche, storiche,  antropologiche, saranno svolti teatralmente sia sul pullman che fuori,  durante le soste e lungo il tragitto.

Per ultimo ma non ultimo, questo Spettacolo è l'occasione per superare la realtà virtuale e riappropriarci della realtà concreta, di rapporti umani che, l'abbiamo osservato anche stamani, sono così carenti.


Si ricorda che i posti sono limitati e i biglietti vanno acquistati anticipatamente. Ci si può informare meglio al numero 3332713136 oppure scrivendo al teatrolabaracca@gmail.com

Un invito per i 20 anni dei Celestini

 Per stasera, 21 dicembre, ore 20,45 alla Baracca.