Un
articolo de La Repubblica rivela,
se ce ne fosse bisogno, che la Toscana al referendum sulle 'trivelle' si è
distinta per il non voto. La Regione di Renzi!
E
questo la racconta lunga sull'atmosfera che si respirava ieri ai seggi nella
nostra santa Regione: la derisione e lo scherno!
Il
Presidente Rossi aveva dichiarato che sarebbe andato a votare, e certamente
l'ha fatto. Sulla sua pagina Facebook scrive:
"Il
quorum non è stato raggiunto. Peccato. Ma, in tempi di scarsa partecipazione,un terzo degli italiani
è andato comunque a votare. Il PD farà bene a tener conto di questo elettorato,
rispettandolo e cercando di capirne le ragioni. Soprattutto dando risposte in
termini di sicurezza e di controlli ambientali
delle piattaforme, e con politiche alternative per l'energia. Anche perché a questi elettori ci dovremo rivolgere per il
referendum sulla riforma costituzionale.Gran parte della politica, ancora oggi,
più che al merito delle cose si divide tra antirenziani
e renziani, tra chi vuole dare la spallata al governo e chi si schiera sempre
con esso anche a prescindere dal contenuto. Io resto convinto che questa
dialettica alimenta solo la litigiosità e non fa bene al PD e neppure alla
democrazia nel Paese."
Tuttavia
a me, le dichiarazioni pre e post voto di Rossi appaiono come un gioco delle
parti di partito. Egli prevedeva come tutti che il quorum non sarebbe stato raggiunto, e perciò sospetto che in questa scenario quasi compiuto, egli abbia
voluto recitare la parte del 'bravo partecipante', del 'vecchio' attivista che esegue il suo dovere nella commedia della nostra morente democrazia. Il
Presidente esclama: -Peccato! -, (che tanto rammenta la cara doppia morale, mai
così praticata), come a voler rabbonire una parte dell'elettorato di Sinistra e
mettere le mani avanti per il prossimo quesito referendario costituzionale del prossimo ottobre, a cui invece certa
politica tiene molto, e che intende dare una svolta autoritaria al nostro sistema
parlamentare.
1 commento:
Rossi e'un bieco,ottuso opportunista e per restare a galla in Politica farebbe carte false (in questo sistema bacato che consente di candidarsi a mille cariche pubbliche senza limiti - sindaco,assessore regionale,presidente di regione e quant'altro- lo puo'fare).
Qualsiasi sua mossa e'frutto di questo calcolo,ma la massa di pecore e capre belanti che anche a Prato continua a votarlo indefessamente accetterebbe qualsiasi cosa purche'proposto dalla"sinistra". Che disastro.
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