giovedì 7 aprile 2016

Anche le donne potenti sfruttate

La vicenda dell'ex-ministro Guidi, oltre a mostrare l'ennesimo caso, e grosso, di corruzione e malaffare, di intrighi e faide - e già ci sarebbe materia per mandare a casa un governo tra l'altro nemmeno eletto - , mostra che le donne, anche quando sono potenti, sono ancora una volta subordinate, se non altro sentimentalmente, agli uomini maschi e da questi sfruttate.

Quindi non solo nel diuturno e quotidiano esercizio della vita.

Il caso Guidi non è il solo.

Facciamo un paragone invece con gli uomini potenti, che notoriamente hanno intorno miriadi di donne pronte ad approfittare dello squalo. Lo schema è: il vecchio ricco e la donnina.

Generalmente parlando, lo squalo rimane sempre tale nella sua posizione di preminenza rispetto alla o alle donnine più o meno equivoche e scaltre. Che, peraltro, rimangono le classiche mantenute e non chiedono che di rimanere tali, con pochi altri benefits.
Hai voglia poi a ricattare, a dire, lo squalo non piange al telefono. Anche se è sua moglie. Magari accusa il colpo, la liquida, ma si consola subito dopo.

La donna invece, sempre prona, vive in modo più drammatico lo shock che deriva dallo scoprire che il compagno non è altro che un bieco sfruttatore della sua posizione di potere.

E' anche per questo che la sua vendetta è spesso implacabile e  sopraffina, cosa che gli uomini sembrano non capire.

In questo, nonostante la Guidi non ci emozioni, tutt'altro! vediamo con simpatia il suo mandare a quel paese e più il ragazzone ambizioso e avido che è poi anche padre della sua prole.

Che vicenda squallida.

La letteratura moderna si dovrà aggiornare, visto che le donne sono illuse di parità e nella corsa al potere, e in molte possono rischiare di fare la fine della signora Guidi. Sfruttate anche per affari o interessi vari; non solo per i calzini.

Stateve accorte.

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