A livello locale, la scuola è diventata recentemente forte traino di consenso.
Mentre si ignorano i problemi seri delle città, come l'inquinamento per esempio, si dà molta evidenza a piccoli miglioramenti che in realtà non cambiano di molto lo stato e il senso della scuola italiana e dei suoi insegnanti; delle sue strutture e spazi.
A Prato in questi giorni si osserva certa propaganda di stampo scolastico (insegnanti assunti, piccolissime migliorie alle strutture), mentre la città langue senza progetti alternativi seri - quelli che ci sono nei cassetti, hanno ormai rivelato la loro fatuità e là rimarranno -, con zone inquinatissime - vedi San Giorgio a Colonica - , o altre che si vogliono rendere ancor più inquinanti, come la zona Sud Ovest dove vivo, con il trasferimento della Varvarito, o ancora, altre, tante, variamente lottizzate e che rischiano di morire per asfissia, come la Macine e la Querce, schiacciate da un interporto sempre più prepotente e assurdo.
Già la 'semplice' linea ferroviaia Firenze-Viareggio aveva causato una separazione, una 'chiusura' con il resto della città. Come è stato possibile costruire un interporto a ridosso di una frazione in questo modo, che si trova tra l'altro ai piedi della collina? I cittadini della Macine e delle Querce, se in bicicletta vogliono andare a Gonfienti, a cui erano uniti fino a pochi anni fa, devono passare da Ponte Petrino, percorrere insomma un giro lunghissimo.
Mi fermo qui.
2 commenti:
E' chiaramente la strategia del piccolo cabotaggio che questa amministrazione persegue, per ora riscuotendo consensi ahimè: far passare per oro colato o magnificenze opere di ordinaria amministrazione e/o manutenzione della edilizia scolastica, ad esempio.
L'assunzione degli insegnanti ( "Cosa che non accadeva dal 1982" ) è sulla stessa china.
Non c'è nulla di straordinario, si sta solo mettendo una minima pezza a una decennale carenza di organici che scandalosamente è stata protratta appunto dai primi anni '80!
Sulla manutenzione degli edifici scolastici, idem: è il minimo ( sottolineo: IL MINIMO ) che un'amministrazione comunale tenga in ordine le scuole cittadine. Che questo, nell'italietta odierna, sia considerato eccezionale, la dice lunga sul disastro in cui versa la scuola pubblica italiana.
Proprio stasera alcuni residenti della Macine mi dicono che i tornelli all'Interporto di Prato, che impedivano il passaggio delle biciclette, sono stati tolti. Qualcuno ha protestato, anche per l'incuria in cui versa tutta la zona limitrofa.
Così almeno i ciclisti possono ricongiungersi con la ciclabile a Gonfienti. Certo, facendo attenzione ai TIR...Però, sempre stando a quanto raccontano quei cittadini, il traffico dei camion è minimo all'Interporto, che sarebbe un quasi deserto. Un deserto di cemento che vogliono ampliare.
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