C'era una volta un progetto, in Toscana ma non solo!, che intendeva installare distributori automatici del latte e faceva parte di un'idea più grande e ambiziosa, quella di dar vita alla 'Filiera Corta': prendere il latte dal produttore locale e metterlo in queste macchinette, senza altre intermediazioni.
La filiera corta permette di avere una buona qualità del prodotto, il suo controllo diretto, e un notevole risparmio (il latte costa solo 1 euro al litro!) e, sicuramente, un maggior rispetto per i poveri animali che ci nutrono. Come mai il progetto non si è realizzato se non in minima parte? Forse per il monopolio di MUKKI?
Ricordo che nel 2015 la Centrale del latte della Toscana SpA si è fusa, guarda caso come è avvenuto per molte cose di teatro, con la Centrale del Latte di Torino, ed è diventata la Centrale del Latte d'Italia (di cui la MUKKI è solo un marchio 'dipendente'): il terzo polo del latte in Italia!
Che cosa vuoi che gliene importi di distribuire il latte con le macchinette, a questi?
Guardate la mappa dei distributori di latte crudo all'indirizzo che metto oltre, e vedrete quanti pochi ne esistono in Toscana!
Insomma anche per il latte i piccoli allevatori devono prostrarsi alla stritolante MUKKI, che detta legge!
A Prato, di distributori automatici, non ce n'è nessuno (uno si segnala solo a Montepiano, Comune di Vernio); nella provincia di Lucca ce ne sono 7, gestiti da associazioni di allevatori locali; a Pisa ce ne sono 5 e, solo 2 nella provincia di Firenze! 1 ad Arezzo.
Nel nord, dove non c'è monopolio come in Toscana, di distributori ce ne sono molti di più. Torino ne ha 78; Bergamo e Brescia rispettivamente 56 e 57; la vicina Bologna, 53!
La differenza si nota, non c'è che dire!
La differenza si nota, non c'è che dire!
A questo indirizzo potete guardare la mappa italiana dei distributori automatici di latte:
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