mercoledì 11 aprile 2018

L'Aquila: una tavola rotonda a 9 anni dal terremoto




Una tavola rotonda a 9 anni dal terremoto aquilano del 6 aprile 2009 “QUALE RESTAURO POST SISMA?. Letture Testimonianze Riflessioni”

Tre numeri “9.6.9” per indicare i tempi trascorsi dal sisma del 6 aprile 2009 e dare oggi il via in sede universitaria ad un doveroso confronto sui temi della ricostruzione e del restauro post sismico, anche per non dimenticare e tenere alta l’attenzione su quanto accaduto. Si tratterà di un dibattito da farsi con gli ospiti aquilani e il contributo evocativo di alcune letture, nonché la proiezione del docu-film realizzato nel 2010. Quale restauro post sisma? Abbiamo imparato dai terremoti che restaurare è possibile, anche se arduo è il confronto con la realtà, anche economica, dettata dall’emergenza della ricostruzione. L’esperienza allora condotta non solo attraverso l’esame dei danneggiamenti e dei crolli quanto nell’osservazione de visu delle drammatiche dinamiche sociali documentate nei lunghi mesi di frequentazione dei centri colpiti e nel perdurare del lungo sciame sismico che seguì alla prima scossa, ci permette oggi di comprendere e meglio comunicare quali siano i rapporti di causa /effetto instaurati dai cinematismi di collasso locale sia negli edifici in muratura che in c.a., nonché di valutare le opportunità e i modi con i quali intervenire sugli elementi finiti delle architetture tradizionali per concorrere con razionalità alla salvaguardia dell’identità dei centri storici. Infatti, sopra ogni altra cosa, apparve subito evidente l’importanza di salvaguardare l’identità ambientale e culturale dei luoghi, ovvero di non disperdere i valori intrinsechi del territorio, della tradizione e della storia millenaria intorno ai quali rigenerare il territorio ferito, ponendo il restauro al centro dell’operare!
Quella fu un’esperienza intensa, protratta per oltre un triennio, fortemente partecipata con gli abitanti, avviata all’indomani del sisma, prima ancora della messa in sicurezza degli edifici, quando le macerie erano per così dire “ancora fumanti” a terra intorno al vuoto e alla desolazione delle case abbandonate. Seminari di studio e corsi didattici svolti direttamente sul territorio permisero allora di sviluppare una capillare fase conoscitiva e di rilievo che, con l’impegno profuso e l’apporto volontaristico dei docenti, dei ricercatori e degli studenti dell’Università di Firenze, fornirono l’assistenza e il necessario contribuito non solo per arrivare alla stesura del Piano di Ricostruzione, quanto di indirizzo metodologico e di ordine pratico per condurre al meglio l’azione di recupero. I risultati di questa esperienza sono confluiti in una monografia collettanea di studi, una sorta di “codice di pratica” contenente le linee guida d’intervento per il restauro post sismico, la conservazione e valorizzazione dei connotati identitari del costruito storico e del territorio. Un’opera che riteniamo possa costituire ancora oggi un punto di riflessione importante in chiave di conservazione e valorizzazione del patrimonio.

PROGRAMMA 

La Tavola Rotonda si svolgerà il 20 aprile, dalle ore 10,00 alle ore 13,30 presso il plesso didattico di Santa Teresa in via della Mattonaia, 8 (Piano terra), in seno alla rassegna “ReCoRD. Restauro e Conservazione. Ricerca e Didattica”, per dar corso ad una valutazione congiunta docenti /studenti sul tema del restauro post sima, con i testimoni e diretti protagonisti del territorio aquilano colpito dal sisma del 2009, nonchè per fare il punto su quanto è stato fin qui fatto per la ricostruzione dei centri storici, dal capoluogo agli antichi borghi della Media Valle dell’Aterno, con particolare riferimento a Sant’Eusanio Forconese e la frazione Casentino, già oggetto con accordi istituzionali, di studi e ricerche da parte del Dipartimento di Costruzioni e Restauro (DICR), oggi Dipartimento di Architettura (DIDA), dell’Università di Firenze. L’assise, introdotta da chi scrive, si articolerà, alternando letture a cura di Maila Ermini (Teatro La Baracca), in due sedute: la prima dedicata alle testimonianze. Interverranno il prof. Carlo Alberto Garzonio (chairman), arch. Guido Iannone e gli ospiti del territorio aquilano: l’ing. Mimmo Srour, il Sindaco di Sant’Eusanio Forconese, avv. Giovanni Berardinangelo, il responsabile amministrativo per la ricostruzione degli aggregati del borgo di Casentino, dott. Innocenzo Chiacchio; la seconda seduta dedicata alle riflessioni sarà svolta dai docenti del DIDA: prof. Mario De Stefano (chairman), prof. Raffaele Nudo e prof. Ugo Tonietti. Seguirà il dibattito coordinato dall’arch. Gianni Biagi (“Cultura Commestibile”) con la partecipazione aperta di docenti e studenti. 

Prof. Giuseppe Alberto Centauro



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