Il pubblico rideva, ha iniziato a ridere, e quando nel secondo atto, quando non ci si aspetterebbe: ho forse sviluppato la comicità e l'ironia del testo nelle prove? Ma sì, perché mi sento come sono divertita di più, passando dal comico al tragico e poi di nuovo al comico, in modo rapido, improvviso.
Insomma, stasera ho scoperto che "Turista il barbaro" è (anche, e molto) comico!
Insomma, stasera ho scoperto che "Turista il barbaro" è (anche, e molto) comico!
E anche il dibattito è stato vivace, e non richiesto, non sollecitato.
Evviva.
Piccolo grande pubblico, grazie.
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Aggiungo:
"Turista il barbaro", totalmente escluso dalla visibilità della comunicazione per uno stupido pregiudizio - proprio pre-giudizio di chi non è cosa, forse dovrebbe temere solo la propria stupidità - non è solo un'opera che tocca in modo ironico, comico un argomento, il turismo - ed è un tema praticamente non affrontato in teatro - (Azzurra Gallo che vive una serie di contrattempi per la sua mancata prenotazione), anche questi sono altri: per esempio della relazione genitori-figli, quando questi sono ormai "grandi"; del conflitto rapporto con la disabilità, in cui il caso non è così tanto, ma se non è semplicemente l'altro ' ...
Anche per questo è anche un giallo, per quel senso di mistero che la storia non svela, ma fa solo intuire ...
Peccato che continuino a trattarci così, con sufficienti o pregiudizi, questi direttori di varie entità teatrali, giornalisti che chiudono il tutto in un trafiletto senza chiedere altro, quando invece alle varie festicciole della primavera piovosa dedicano tanto risalto.
Ma è così, e nessun cambiamento in vista. L'unica vera rivoluzione, almeno un teatro e forse non solo, la fanno gli spettatori che, come originali turisti, non ascoltano le varie sirene, si spingono imperturbati il loro viaggio.
"Turista il barbaro", totalmente escluso dalla visibilità della comunicazione per uno stupido pregiudizio - proprio pre-giudizio di chi non è cosa, forse dovrebbe temere solo la propria stupidità - non è solo un'opera che tocca in modo ironico, comico un argomento, il turismo - ed è un tema praticamente non affrontato in teatro - (Azzurra Gallo che vive una serie di contrattempi per la sua mancata prenotazione), anche questi sono altri: per esempio della relazione genitori-figli, quando questi sono ormai "grandi"; del conflitto rapporto con la disabilità, in cui il caso non è così tanto, ma se non è semplicemente l'altro ' ...
Anche per questo è anche un giallo, per quel senso di mistero che la storia non svela, ma fa solo intuire ...
Peccato che continuino a trattarci così, con sufficienti o pregiudizi, questi direttori di varie entità teatrali, giornalisti che chiudono il tutto in un trafiletto senza chiedere altro, quando invece alle varie festicciole della primavera piovosa dedicano tanto risalto.
Ma è così, e nessun cambiamento in vista. L'unica vera rivoluzione, almeno un teatro e forse non solo, la fanno gli spettatori che, come originali turisti, non ascoltano le varie sirene, si spingono imperturbati il loro viaggio.
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