Agliana, stamani, nuovo incontro, casuale, e colloquio con Vannino, che vive come un primitivo, ma non è un barbone.
Egli si muove a piedi nudi con solo un cencio davanti alle pudenda.
La sua presenza, mite giocosa naturale, acuta e brutale, ci sorprende e interroga. Tutti lo salutano e lui parla con tutti, lasciandosi fotografare con piacere. E' vanitoso non poco. Va libero e tutti gli offrono qualcosa, e la sera torna nella sua casa ormai devastata, senz'acqua senza luce, solo, riscaldandosi d'inverno con la legna che la gente gli lascia davanti casa, e per fortuna è abbastanza astuto da non farsi strumentalizzare da nessuno, tirando dritto per il suo cammino.
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