Signor Prefetto
quando venivo da te,
mi permetta il tu fraterno
ora che vive d'eterno!,
per il permesso
ferie
studio
accesso,
ricordi?
tu eri potente
e io,
un niente.
Lavoravo
studiavo
recitavo
le mille cose
della mia vita.
Tu indulgente
sorridevi
questa è folle,
pazienza
e m'accordavi,
come al condannato,
clemenza!
Signor Prefetto:
ieri te ne sei andato,
ma prima
ti sei ricordato di me,
dopo così tanti anni!
e hai chiesto
tu a me!, il permesso
di poter recitare
una mia poesia
al tuo funerale.
Come cambia il fondale
la vita!
Tu a me
hai chiesto il permesso,
anch'io ti ho detto di sì!,
prima di uscire, lo stesso.
lunedì 12 agosto 2019
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