Ora la violenza riguarda tutte le donne, ma certamente alcune donne di più! Le donne che hanno avuto meno opportunità di benessere e cultura, rispetto a quelle signore che si mostrano nella foto postata dalla Ministra su Facebook, sono più di altre soggette a subire violenza.
E poi in un argomento così tragico, che c'entrano queste, che bisogno c'era di queste "ali" di sostegno televisivo?
E poi in un argomento così tragico, che c'entrano queste, che bisogno c'era di queste "ali" di sostegno televisivo?
Cominciamo a cambiare questa comunicazione, che crea solo mitologia spazzatura, o addirittura è frustrante!
La Ministra promette di destinare 1 milione di euro per un progetto di microcredito destinato a tutte le vittime di violenza per "ricostruirsi una vita e per dare loro fiducia".
Ma ci vuol dire di più? Chi gestisce questo credito, come funziona? Sarà come tutte queste richieste difficile da gestire, domande complicate per cui è necessario pagare qualcuno per presentarle?
La sensazione poi è che queste misure non servano a molto; ci vuole un cambio di cultura che in questo paese, come altrove, non esiste; ci vogliono investimenti nella scuola, nella lettura, nelle arti. E sarebbe necessario un cambio economico. Infatti questa società a capitalismo spinto non insegna a coltivare sentimenti, soprattutto ai maschietti anche giovani che non si sono schiodati dal palo patriarcale, ma solo a coltivare smartphone e reazioni-istinto, che sono quelle che servono per gli acquisti (e a compensare il senso di colpa dei papà o dei fidanzati per la mancanza di sentimenti), e che insomma sono alla base di quell'aggressività che è funzionale al capitale.
P.S.
La foto sopra, pubblicata dalla Ministra su Facebook, celebra, rispettivamente da sinistra: intelligenza/scienza/tecnologia - potere - bellezza.
Le signore sono vestite di rosso, simbolico della violenza subita dalle donne, e con tanto di timbro, che sta per una corona rovesciata, ossia ancora potere.Il messaggio assume i segni del maschile e del dominio, che è quello che produce e gestisce la violenza.
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