Copio il comunicato con grafico che l'Istat ha pubblicato ieri in occasione della Giornata contro la violenza alle donne: l'Italia risulta un paese arretrato e violento. D'altronde, non c'è bisogno di leggere questi dati, per capirlo, basta guardarsi intorno e osservare quello che accade nelle case ogni giorno.
Io aggiungerei un paese ignorante. Uomini e donne sono pieni di stereotipi, e il concetto di possesso e controllo, nel rapporto di coppia, vive e vegeta ancora fortissimo.
Le donne stesse sono portratrici di forti pregiudizi e di una visione molto tradizionale di sé stesse, e non solo al sud, dove questa mentalità/atteggiamento femminile è prevalente.
Il neretto è mio.
"GLI STEREOTIPI SUI RUOLI DI GENERE E L’IMMAGINE SOCIALE DELLA VIOLENZA SESSUALE
L'Italia, un paese arretrato e violento.
Gli stereotipi sui ruoli di
genere più comuni sono: “per l’uomo, più che per la donna, è molto importante
avere successo nel lavoro” (32,5%), “gli uomini sono meno adatti a occuparsi
delle faccende domestiche” (31,5%), “è l’uomo a dover provvedere alle necessità
economiche della famiglia” (27,9%). Quello meno diffuso è “spetta all’uomo
prendere le decisioni più importanti riguardanti la famiglia” (8,8%).
Il 58,8% della popolazione (di 18-74 anni), senza particolari
differenze tra uomini e donne, si ritrova in questi stereotipi, più diffusi al
crescere dell’età (65,7% dei 60-74enni e 45,3% dei giovani) e tra i meno
istruiti.
Gli stereotipi sono più frequenti nel Mezzogiorno (67,8%), in
particolare in Campania (71,6%) e in Sicilia, e meno diffusi al Nord-est (52,6%),
con il minimo in Friuli Venezia Giulia (49,2%).
Sul tema della violenza nella coppia, il 7,4% delle persone
ritiene accettabile sempre o in alcune circostanze che “un ragazzo
schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo”,
il 6,2% che in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto. Rispetto al
controllo, invece, sono più del doppio le persone (17,7%) che ritengono
accettabile sempre o in alcune circostanze che un uomo controlli abitualmente
il cellulare e/o l’attività sui social network della propria moglie/compagna.
Sardegna (15,2%) e Valle d’Aosta (17,4%) presentano i livelli
più bassi di tolleranza verso la violenza; Abruzzo (38,1%) e Campania (35%) i
più alti. Ma nelle regioni le opinioni di uomini e donne sono diverse.
Alla domanda sul perché alcuni uomini sono violenti con le
proprie compagne/mogli, il 77,7% degli intervistati risponde perché le donne
sono considerate oggetti di proprietà (84,9% donne e 70,4% uomini), il 75,5%
perché fanno abuso di sostanze stupefacenti o di alcol e un altro 75% per il
bisogno degli uomini di sentirsi superiori alla propria compagna/moglie. La
difficoltà di alcuni uomini a gestire la rabbia è indicata dal 70,6%, con una
differenza di circa 8 punti percentuali a favore delle donne rispetto agli
uomini.
Il 63,7% della popolazione considera causa della violenza le
esperienze violente vissute in famiglia nel corso dell’infanzia, il 62,6%
ritiene che alcuni uomini siano violenti perché non sopportano l’emancipazione
femminile mentre è alta ma meno frequente l’associazione tra violenza e motivi
religiosi (33,8%).
A una donna che ha subito violenza da parte del proprio
compagno/marito, il 64,5% della popolazione consiglierebbe di denunciarlo e il
33,2% di lasciarlo. Il 20,4% della popolazione indirizzerebbe la donna verso i
centri antiviolenza (25,6% di donne contro 15,0% di uomini) e il 18,2% le
consiglierebbe di rivolgersi ad altri servizi o professionisti (consultori,
psicologi, avvocati, ecc.). Solo il 2% suggerirebbe di chiamare il 1522.
Persiste il pregiudizio che addebita alla donna la
responsabilità della violenza sessuale subita. Addirittura il 39,3% della
popolazione ritiene che una donna è in grado di sottrarsi a un rapporto
sessuale se davvero non lo vuole. Anche la percentuale di chi pensa che le
donne possano provocare la violenza sessuale con il loro modo di vestire è
elevata (23,9%). Il 15,1%, inoltre, è dell’opinione che una donna che subisce
violenza sessuale quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in
parte responsabile.
Per il 10,3% della popolazione spesso le accuse di violenza
sessuale sono false (più uomini, 12,7%, che donne, 7,9%); per il 7,2% “di
fronte a una proposta sessuale le donne spesso dicono no ma in realtà intendono
sì”, per il 6,2% le donne serie non vengono violentate. Solo l’1,9% ritiene che
non si tratta di violenza se un uomo obbliga la propria moglie/compagna ad
avere un rapporto sessuale contro la sua volontà.
Il quadro che emerge dalla lettura dei risultati del modulo
sugli stereotipi sui ruoli di genere e sulla violenza sessuale, incluse le
opinioni sull’accettabilità della violenza nella coppia e sulle sue possibili
cause, mostra cinque profili: due rappresentano gli individui con le
convinzioni più stereotipate (36,3%), due quelle meno stereotipate (62%) e un
gruppo si qualifica per l’indifferenza rispetto al tema (1,8%)."
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