martedì 31 marzo 2020

L'uomo crudo (nel tempo dei vampiri)

Sto vivendo una mutazione. Come molti, credo. Sto diventando una bestia, un animale.
Ma non a causa della paura, a causa della rabbia, dell'impotenza. Non ho mai avuto paura di questo virus, nonostante segua le regole imposte, nonostante il virus sia più che temibile visto che si contano già 10 mila morti, e solo in Italia,  per cui nessuno poi alla fine sarà dichiarato responsabile.

D'altronde si tratta di vecchi: quasi tutti, per lo stato attuale del mondo, un peso per il sistema economico che conta, quello delle borse e giochi di numeri (la borsa mai chiusa!), un peso per il sistema di assistenza.

Il virus si è trasformato in un facile meccanismo per il controllo di massa. Di intimidazione. Di blocco umano. Culturale.

Fra tutti i controllori cito i sindaci, in virale, temibile florilegio, e ridicoli per molti aspetti nel loro inseguire propaganda e "ossequienza",  che minacciano o consigliano perentosi la cittadinanza, babbi internautici tutelanti dai loro uffici, o che girano per le strade che controllano come gringos, urlanti: "Vai a casa!".

E poi vicini di casa trasformati in agenti della pubblica sicurezza, spioni vecchio stile (ah, finalmente si può fare!, si può denunciare!) pronti alla delazione anche se cammini solitario nel tuo insonne notturno girovagare.

Al pedone, al pedone!

Nessuno, o pochissimi, parla dei soldi che tutti i governi hanno voluto risparmiare per la sanità, dei letti in meno, degli ospedali cancellati, dei fallimentari ospedali "smart", come quelli che hanno costruito in Toscana, della prolificazione della sanità privata e pasciuta; nessuno,  o pochissimi, di quegli scienziatoni su cui il controllo politico basa la sua giustificazione d'essere imposizione, che punti il dito sul disastro sociale, umano, economico che è stato perseguito con la revisione di spesa; nessuno che dichiari la propria complicità, il proprio bieco interesse in questo gioco al massacro umano.

E ogni assembramento, ogni riunione, ogni evento sarà considerato a rischio per molto tempo. Solo le fabbriche, le produttive, riapriranno subito: spingono gli industriali e i politici loro emissari.
Gli operai non potranno opporsi, gli scioperi sono impediti, e potranno eventualmente morire, ché certo saranno rimpiazzati in questa morìa di lavoro senza troppa difficoltà.

Sarà la grossa economia che farà riaprire il mondo, come probabilmente l'ha fatto chiudere attraverso una sagace e feroce destabilizzazione (ma sì, siamo complottisti!), un terremoto sanitario che ha riportato alla dimensione cruda dell'uomo, all'uomo bestia, l'uomo nudo; alla sua primitiva essenza preculturale. Ecco la metamorfosi. E com'è stata rapida!
E non servono più cultura, sapienza, pensiero, saggezza, poesia, arte, politica, niente serve più, tutto cancellato e distrutto con un colpaccio di virus. E con molto effetto mediatico, tam tam infinito e assordante ammorbante asfissiante.
Non si parla d'altro che di malattia, di corpi, di contagi. Di respiratori.
Vedo solo l'uomo crudo, fermo, bloccato, compromesso nella sua carne, che chiede aiuto per la sua sopravvivenza di bestia. Cito a memoria Levi: gli aguzzini trasformano gli essere umani in bestie per sentirsi meno colpevoli.

Quando dall'astuto magico laboratorio arriverà il vaccino per la nostra carne, ancora una volta e ancor di più ci troveremo sotto tutela e controllo;  anzi saremo noi ad abbracciarlo, il liquido salvifico, ad andargli incontro come al nostro sommo benefattore, definitivamente trasformati in animali con mascherina, ancora di più uomini nudi e crudi dai cui corpi spillare sangue, e su, con cui mangiare.
E' il tempo dei vampiri, come, ma ciò per nulla mi consola, avevo predetto.






Nessun commento:

Programmino di maggio 2024

  Questo, per ora , il programma di maggio alla Baracca: Sabato 4 maggio ore 21 LA MOSTRA PARLANTE TI MANDO AI CELESTINI (quinta replica) Sa...