Ricevo e volentieri pubblico:
Come si dice a Prato
"averlo saputo prima che... " dietro quella beffarda data palindroma
02.02.2020, poco più
degna di un oroscopo scacciapensieri, stava per compiersi
l’avvento dell’Anno cinese del Topo.
Per quel popolo, così saggio e illuminato, a noi così vicino, il topo si associa alla morte,
all’occulto e, persino, alla peste. Averlo saputo prima magari
l’avvento dell’Anno cinese del Topo.
Per quel popolo, così saggio e illuminato, a noi così vicino, il topo si associa alla morte,
all’occulto e, persino, alla peste. Averlo saputo prima magari
ci saremmo fatti trovare più
preparati, più accorti, meno superficiali.
Perché quel che è successo dopo il capodanno cinese non ha niente a che vedere
con gli scongiuri di rito nei confronti dell’anno bisestile che per noi italiani era già
pesante da affrontare con una crescita di Pil quasi azzerata.
Perché quel che è successo dopo il capodanno cinese non ha niente a che vedere
con gli scongiuri di rito nei confronti dell’anno bisestile che per noi italiani era già
pesante da affrontare con una crescita di Pil quasi azzerata.
Ci saremmo preparati senz’altro meglio sapendo che in quel microrganismo parassita
si annidavano pericoli inimmaginabili per tutti noi. Saremmo forse stati subito più
consapevoli e razionali. Invece no! Dopo l’ironia, l’incredulità e, infine, losconcerto,
si è manifestato un vuoto interiore collettivo. Non andiamo più neppure a Messa.
Poi, quando i buoi erano già scappati dalla stalla, ci siamo pian piano convinti,
si annidavano pericoli inimmaginabili per tutti noi. Saremmo forse stati subito più
consapevoli e razionali. Invece no! Dopo l’ironia, l’incredulità e, infine, losconcerto,
si è manifestato un vuoto interiore collettivo. Non andiamo più neppure a Messa.
Poi, quando i buoi erano già scappati dalla stalla, ci siamo pian piano convinti,
giorno dopo giorno, che non si trattava di meri
pruriti cosmici, di pura fantascienza
alla vJules Verne, ma che intorno a noi aleggiavamo microscopici fantasmi che
alla vJules Verne, ma che intorno a noi aleggiavamo microscopici fantasmi che
neppure la scienza più avanzata riusciva
pienamente a spiegare. Si rievocava tra la
gente un qualcosa che sembrava ‘bell'e che morto e sepolto’ da “caccia all’untore” di
gente un qualcosa che sembrava ‘bell'e che morto e sepolto’ da “caccia all’untore” di
manzoniana memoria, un paradosso moderno del tutto estraneo alla
nostra esperienza.
Prima che il Covid-19 s’impossessi di tutti noi, dell’Umanità tutta,
e metta in ginocchio
in un sol colpo convinzioni e certezze, dobbiamo far valere l'intelletto e il cuore per
cercare di riscoprire i valori più profondi che hanno accompagnato secoli di civiltà.
in un sol colpo convinzioni e certezze, dobbiamo far valere l'intelletto e il cuore per
cercare di riscoprire i valori più profondi che hanno accompagnato secoli di civiltà.
Dopo la paura viene il panico oppure la riflessione.
Leggere o
rileggere un libro, ascoltare un disco, magari in vinile, può esercitare
attraverso il ricordo la riflessione e fare riemergere una memoria sopita.
attraverso il ricordo la riflessione e fare riemergere una memoria sopita.
Siamo, è vero, in attesa che si riaprano
teatri e musei, e forse, si riscopra
un patrimonio culturale da troppo tempo vilipeso e con esso i tesori sepolti del nostro
passato. Non sprechiamo questa circostanza e riscopriamo tutti quanti il valore della
memoria che ci aiuti a rifondare il futuro.
un patrimonio culturale da troppo tempo vilipeso e con esso i tesori sepolti del nostro
passato. Non sprechiamo questa circostanza e riscopriamo tutti quanti il valore della
memoria che ci aiuti a rifondare il futuro.
Rimpossessiamoci del tempo-vita
di cui disponiamo, come si faceva fino a non molti
anni fa in famiglia, con gli amici, passeggiando nei luoghi della città ai quali
anni fa in famiglia, con gli amici, passeggiando nei luoghi della città ai quali
eravamo più legati.
Attraverso una semplice
immagine, ad esempio una scolorita stampa fotografica
riposta nei recessi di un cassetto dimenticato, ritroviamo il tempo andato.
riposta nei recessi di un cassetto dimenticato, ritroviamo il tempo andato.
Troppo velocemente siamo passati dall’analogico al
digitale, dal reale al virtuale,
perdendo la cognizione del tempo.
perdendo la cognizione del tempo.
Ecco perché
riscoprire il valore della memoria può significare dare il giusto peso
alle
cose, alle relazioni umane. Ridimensioniamo la portata dei reiterati e
allarmati
annunci dei media, dei messaggi allucinati ed inutili di gran parte dei social.
In questo modo potremo trovare il vero ed unico antidoto al coronavirus e alla
schizofrenia di massa che sembra pervadere tutto e tutti.
annunci dei media, dei messaggi allucinati ed inutili di gran parte dei social.
In questo modo potremo trovare il vero ed unico antidoto al coronavirus e alla
schizofrenia di massa che sembra pervadere tutto e tutti.
Giuseppe Centauro
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