Nel giorno in cui i carcerati si ribellano, il governo ci minaccia di galera.
Dopo averci consigliato leggere un libro o fare una torta, visto che non ubbidiamo, non restiamo a casa e il virus dilaga, sono passati alle maniere forti.
Ancora un po' di assalti ai supermercati e arriveranno i militari.
Ancora un po' di assalti ai supermercati e arriveranno i militari.
Intanto qualche detenuto è morto; altri ancora vaga fra Cerignola e l'Altopiano delle Murge.
Nota successiva: "Se c'è un posto sovraffollato, ad alta concentrazione di persone con problemi di deficit immunitari, malattie infettive e respiratorie, quello è il carcere. Tutti sappiamo che un terzo dei detenuti è tossicodipendente, è malato di Aids, di tubercolosi, o ha comunque problemi infettivi. Se il virus entra lì, fa una strage. Il carcere è già di suo un lazzaretto, quindi i detenuti sono oggi terrorizzati, perché sanno di poter essere condannati a morte. E noi come al solito ci siamo scordati di loro, perché sono cittadini di serie C" (Emilio Santoro, ordinario di Filosofia del Diritto a Firenze, dichiarazione tratta da Il Foglio di oggi, p.3).
Nota successiva: "Se c'è un posto sovraffollato, ad alta concentrazione di persone con problemi di deficit immunitari, malattie infettive e respiratorie, quello è il carcere. Tutti sappiamo che un terzo dei detenuti è tossicodipendente, è malato di Aids, di tubercolosi, o ha comunque problemi infettivi. Se il virus entra lì, fa una strage. Il carcere è già di suo un lazzaretto, quindi i detenuti sono oggi terrorizzati, perché sanno di poter essere condannati a morte. E noi come al solito ci siamo scordati di loro, perché sono cittadini di serie C" (Emilio Santoro, ordinario di Filosofia del Diritto a Firenze, dichiarazione tratta da Il Foglio di oggi, p.3).
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