Qualcuno ha sperato che partecipasse poca gente. Una prima data rimandata, la Camminata si doveva svolgere infatti domenica scorsa, 11 ottobre, posticipata a causa maltempo; e poi il Covid.
Invece eravamo un bel gruppetto. Sotto un cielo limpido, e una atmosfera serena e concreta.
Siamo anche andati più veloci del solito, e tutti con la mascherina come impongono i provvedimenti anticovid, forse perché ci sono state meno soste. Ma più efficaci.
Il Prof. Centauro ci ha confermato la ripresa degli scavi, che si osserva anche dalla triste recinzione elettrificata dell'Interporto, e mostrato il progetto attualmente in corso per rendere fruibile il sito al pubblico.
Per quanto mi riguarda credo che sì, certo qualcosa s'è mosso, e anche grazie alla nostra azione civile e politica, ma non si muoverà ancora molto a lungo se l'amministrazione locale non si impegna (e la vedo difficile) per la realizzazione di un parco archeologico e la costruzione di un museo vicino all'area degli scavi.
Senza il museo vicino agli scavi, l'area archeologica viene soffocata dai capannoni, presenti e futuri.
Le firme per il Museo Etrusco sono 1380. Un risultato che l'amministrazione locale mostra bellamente di ignorare.
P.s. Il lavatoio del '700, sulla ciclabile vicino a Villa Niccolini, luogo che le amministrazioni passate avevano in un primo tempo destinato al museo etrusco, è ancora una volta circondato dalle canne. Lo troviamo così ogni anno. Come la strada, via del Pantano, piena di buche.
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