Tempo di epidemia: seguo le regole, tutte, ma sono ugualmente critica verso ciò che fa il governo capeggiato e da Conte e Compagnia. Come più di me possono fare e fanno, spesso ridicolizzati e messi da parte, esperti e riconosciuti virologi. Inascoltati.
A questo punto mi auguro non solo che l'epidemia presto scompaia dagli ospedali, ma anche dalla testa della gente, perché altrimenti non c'è guarigione sociale, come suggerisce anche un interessante articolo pubblicato su Internazionale (vedi sotto).
Spiegherà poi il Ministro della Salute Speranza come intenda vietare le feste in casa senza violare la Costituzione, senza instaurare un sistema di polizia delatorio e repressivo, che peraltro è già in atto, divisivo.
Spiegherà poi il Ministro della Salute Speranza, e tutti i suoi esperti medici, come sia possibile passeggiare in campagna e dover indossare la mascherina senza compromettere le basilari prescrizioni igieniche, quelle che ci siamo sentiti ripetere fin da bambini, tipo di respirare liberamente all'aria aperta eccetera.
Spiegherà poi il Ministro della Salute Speranza, e tutti gli altri ministri con lui, perché continuano a fomentare il terrorismo mediatico, se non per dividerci e proseguire nell'uso-abuso del potere (ybris?) che, nonostante le asfissianti misure adottate in nome di una salute che non è affatto tutelata e di cui in realtà non ci si cura, sarà presto perduto.
Spiegheranno poi i signori del governo, e anche quelli del potere locale sempre ligi ad assentire oltre che a distruggere, come prima abbiano incentivato in tutti i modi il sistema della movida nei centri abitati, senza faticare nemmeno un po' con la propria materia grigia per tentare di ricostruire le attività artigianali e produttive, pensando così di mettere una toppa alla morte delle antiche città e all'economia (sic!) a causa dei centri commerciali e mega-capannoni che hanno lasciato costruire grassamente nei territori da loro amministrati, e poi adesso si scaglino contro nei loro post o con l'onnipresenza dei loro video-faccioni, che non sono per nulla social, minaccianti sanzioni ai gestori dei locali e a chi non vada girando mascherato in mezzo alla folla del sabato sera.
Folla e follia hanno la stessa radice.
2 commenti:
uno Stato sponsor del fumo: quante morti per tumore ai polmoni?
uno Stato sponsor dell'alcool: quante morti per cardiopatie e cirrosi connesse?
Aggiungo: inutile lanciare appelli con aria corrucciata e minacciosa, talvolta, per il rispetto delle regole se poi non si fa nulla per farle rispettare. Anzi: si fanno misure draconiane per Cinema e Teatri mentre si lasciano le redini sul collo a tantissimi ristoratori che non si sforzano affatto di rispettare il distanziamento tra i tavoli, l'utilizzo di menù solo "virtuali" scaricabili dal cellulare ,e via dicendo. Queste disuguaglianze sono ormai troppo evidenti e ripetute per apparire accettabili.
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