Babbo, uso il tuo martello come un pazzo.
Che ci farei sennò con tutti
questi arnesi
che mi ritrovo appesi
il bancone su cui picchiavi
sega morsa e saldatrice
quante costruimmo
di scenografie
come perfette artiglierie.
Quanto mi manchi
e mi dicevi, forza, picchia
la donna è ben che picchi
e poi impara tutta l'arte
e infatti per quanto ho potuto
l'ho messa da parte.
Babbo, di te dicevano
fa i piedi ai gatti,
ed era vero,
io li ho visti sul serio
co' piedi da te rifatti,
e ancora oggi
i mici malconci
passan di qua a cercarti
-non c'è chi ci racconci
gli altri ne sanno uno zero-
mi sembra che miagolino
e con la coda bassa
poi se ne vanno, e col pensiero.
I PIEDI A' GATTI, poesie per il babbo.
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