martedì 21 marzo 2023

Il decumano etrusco a Villa Niccolini, Prato

Mentre aspettiamo una risposta sui lavori a Villa Niccolini, mi fa piacere mostrare qui quello che, pubblicato dalla stessa Soprintendenza recentemente, essa conserva, una grande strada etrusca, il famoso decumano del V-IV secolo a.C.

Un tesoro enorme, che i cittadini di Prato e del mondo non hanno il piacere di conoscere né di visitare.

Una città, Prato, che da secoli aspetta un riscatto che non è solo, non può più essere, nonostante il cemento buttatoci sopra, legato all'industria, al tessile, al contemporaneo.

La questione della Città Etrusca è fondamentale non solo per il patrimonio culturale che ci viene sottratto, ma anche per gli aspetti ecologici, ambientali, di qualità della vita che, insieme ad essa, continuano a essere negati in questa Piana di Pistoia, Prato, Firenze.

Sotto trovate una memoria di tutta la vicenda del museo etrusco mancato a Villa Niccolini: qui come sapete era stato stabilito di fare il museo, a Prato, non a Campi Bisenzio (che appartiene all'area metropolitana fiorentina), e come testimonia anche questo articolo del Corriere della Sera del 2007:  

"Tutte le istituzioni dicono che il parco archologico-naturalistico etrusco di Gonfienti è importante e si deve fare. Il comune di Prato ha confermato lo stanziamento di 700mila euro per acquistare una parte di villa Niccolini (che sorge proprio nella zona degli scavi) in cui allestire un museo di 530metri quadri."  https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/02_Febbraio/16/etruschi.html








Nota informativa su “Antiquarium” presso Villa Niccolini- Loc . Gonfienti di Giuseppe Centauro

In data 15/12/2003 il Consiglio Comunale con proprio atto n. 24 adottava il Piano di Recupero n.
102, presentato dal Sig. Gianni Luigi Coppini ed altri e relativo al complesso immobiliare
denominato Villa Niccolini.
In data 02/12/2004 con D.C.C. n. 240 tale Piano veniva approvato in via definitiva ed acquistava
quindi piena efficacia.
In data 19/05/2005 con D.C.C. n. 82 veniva rettificata la D.C.C. n. 240/2004 relativamente ai
termini di consegna del locali all’A.C., fissandone la scadenza al 31/05/2008, poi prorogata con
D.C.C. n. 83 del 15/05/2008 al 21/03/2009.
Tale Piano prevedeva , attraverso un insieme sistematico di interventi di restauro e e risanamento
conservativo, il recupero e al rifunzionalizzazione di tale complesso per ricavarci circa trenta nuove
unità residenziali, oltre, nella parte sud del complesso, un locale “Antiquarium” destinato ad
ospitare reperti archeologici etruschi provenienti dai limitrofi scavi e da cedere a titolo oneroso al
Comune di Prato.
In data 29/11/2005, per i rogiti del Notaio Gennaro Galdo, veniva stipulata la convenzione attuativa
di detto Piano di Recupero, in cui veniva anche prevista, all’art. 5, la cessione dei locali dell’
“Antiquarium” per un corrispettivo di € 700.000 : in tale atto interveniva come legale
rappresentante del Comune e responsabile del procedimento il Dirigente Arch. Giancarlo Naldoni.
I locali in questione presentano una superficie utile di mq. 530, di cui 384 fuori terra, su due piani, e
mq. 146 interrati, da consegnare al Comune parzialmente ristrutturati , intendendosi per
parzialmente ristrutturati :
1) rifacimento completo del tetto;
2) il risanamento e consolidamento delle strutture portanti ;
3) rifacimento del solaio del primo piano;
4) realizzazione del piano interrato e del relativo solaio di copertura;
5) realizzazione delle scale e delle murature di partizione interna ;
6) intonaci interni ed esterni;
7) posa in opera delle canalizzazioni e reti degli impianti ;
8) fornitura e posa in opera dei pavimenti e serramenti esterni.
Tali opere risultano compiutamente descritte nel capitolato allegato sotto la lettera “D” alla citata
convenzione.
Oltre a tali locali la proprietà si impegnava a cedere al Comune anche un’area di pertinenza di mq.
500 da destianre a spazi di servizio (parcheggi, etc.) per la limitrofa area archeologica.
In data 30/03/2009 con nota Prot. 5501 la competente Soprintendenza per i beni archeologici della
Toscana comunicava ai tecnici progettisti , Arch. Daniele Martini e Geom. Leonardo Coppi , il
proprio N.O. all realizzazione del controsolaio di pavimentazione del piano interrato, esprimendo
però “ forti dubbi” in merito alla salubrità degli ambienti ed al loro possibile utilizzo nell’ambito
della realizzazione della realizzazione del Museo dell’insediamento etrusco di Gonfienti e dei
relativi magazzini.

In data 20/04/2009 i succitati progettisti richiedevano una proroga per il completamento dei lavori
al 31/03/2010, tenuto conto del fatto che negl’incontri con la Dott.ssa Poggesi, responsabile dei
lavori di scavo per la Soprintendenza, con l’allora Asssesore Stefano Ciuoffo e con il Dirigente del
Settore Governo del Territorio Riccardo Pecorario non erano emerse precise indicazione né circa un
effettivo interesse da parte della stessa Soprintendenza ad utilizzare tali ambienti , né tantomeno su
come portare a termine i lavori dell’Antiquarium.
In data 18/01/2010 (Prot. G. 6756) i succitati progettisti rinnovavano tale richiesta , facendo
presente l’urgenza di procedere al completamento dei lavori .
Al 2011 la Soprintendenza non ha ancora manifestato il proprio assenso alla realizzazione
dell’Antiquarium nel locali di cui è previsto l’acquisto da parte del Comune, né tantomeno ha
fornito indicazioni circa le modalità di allestimento degli spazi interni da destinare al Museo, per cui
l’A.C. si trova a sua volta nell’impossibilità di mettere in condizione la proprietà di terminare i
lavori e procedere alla stipula del contratto d’acquisto.

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