Continua l'ostilità nei confronti del mio spettacolo, Carla Lonzi sono io!
Perché?
Nei giorni passati ho già spiegato che la mitologia moderna crea dei luoghi scioccamente sacri e impedisce di entrarvi, e quindi sarebbe come "vietato" trattare di Carla; altre o altri invece ritengono che solo certe persone autorizzate possono farlo, quelle magari provviste di un patentino che non sarà mai in mio possesso; altre o altri sono ostili per invidia, semplicemente.
Carla Lonzi parla diffusamente dell'invidia da lei stessa subita, ma ora mi piace ricordare un passo di Leopardi:
"O io m'inganno, o rara è nel nostro secolo quella persona lodata generalmente, le cui lodi non siete cominciate dalla sua propria bocca. Tanto è l'egoismo, e tanta l'invidia e l'odio che gli uomini portano gli uni agli altri, che volendo acquistar nome, non basta far cose lodevoli, ma bisogna lodarle, o trovare, che torna lo stesso, alcuno che in tu a vece le predichi e le magnifichi di continuo, intonandole con gran voce negli orecchi del pubblico, per costringere le persone sì mediante l'esempio, e sì coll'ardire. e colla perseveranza, a ripetere parte di quelle lodi. Spontaneamente non isperate che facciano notto per grandezza di valore che tu dimostri, per bellezza d'opera. che tu facci, Mirano e tacciono eternamente; e potendo, impediscono che altri non vegga. Chi vuole innalzarsi, quantunque per virtù vera, dia bando alla modestia".
Citava questo passo anche Carmelo Bene nel suo "Sono apparso alla Madonna".
Io non apparirò mai a Lei, ne sono certa, ma solo al pubblico: intanto sabato 13 aprile ore 21,15 alla Baracca con lo spettacolo sulla Lonzi.
P.S. C'è poi un altro motivo che detta l'ostilità nei confronti di uno spettacolo sulla Lonzi: e non è tanto il suo femminismo cosiddetto radicale, ma è il messaggio di rivolta assoluto che lei propone a renderla, scusate il gioco di parole, improponibile nella crudele, conformista e violenta società attuale.
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