domenica 31 maggio 2009

PERCHE' I CITTADINI DOVREBBERO VOTARMI

Innanzi tutto voglio dire che un voto per me, per la lista civica PER IL BENE COMUNE significa darmi la possibilità di continuare le mie battaglie a livello istituzionale.
In questi anni mi sono impegnata per una città più bella e più giusta, non solo per Gonfienti. La battaglia per la città antica è comunque simbolo del punto cardine del mio programma: la cura. Ciò non significa solo cura superficiale dell’immagine cittadina, ma investimento progettuale, costruzione del futuro.
Per questo sono contro chi basa la propria politica sugli allarmismi, le paure, la retorica, la demagogia.
Per esempio, chi basa la propria campagna elettorale sulla 'questione cinesi', promettendo che risolverà tutto, mente, fa demagogia spicciola. In Italia l'abbiamo già conosciuta, questa demagogia, nel Ventennio. Io dico che bisogna far rispettare la legge; le leggi ci sono affinché non si verifichino episodi di sfruttamento degli esseri umani, di condizioni igieniche insufficienti. Che bisogna far vivere la città, curarla, impedire che esistano queste zone oscure, in città, dove tutto è possibile.
La mia idea è riprendersi creativamente la città. Essere presenti.
Altri candidati invece fanno demagogia sui rifiuti: dicono di essere contro l’inceneritore, addirittura per i rifiuti zero, ma la loro condotta di vita mal si concilia con questo programma. Dicono di essere per la mobilità alternativa, e poi girano solo con le macchine.
Dico agli elettori: attenzione ai demagoghi. Ai candidati chiedete coerenza, guardate come vivono, quali sono veramente i loro obbiettivi.
Io non miro alla poltrona, non mi interessa. Voglio dare una testimonianza forte per una politica diversa, vera, fuori dagli schemi. E se sarò eletta, porterò la mia testimonianza, la mia forza dentro il palazzo.
Un altro punto fondamentale del mio programma è il censimento del lavoro. E’ necessario avere le idee chiare, prima di adottare provvedimenti, quei pochi che si possono prendere a livello comunale. Perché i candidati che dicono di essere in grado di risolvere i problemi del lavoro a Prato, mentono.
E poi ancora ricordo di aver proposto il ‘piano Olanda’: ciò significa far nascere una mobilità alternativa, seria, non a parole. E vivere la città. Perché percorrere la città a piedi, in bicicletta significa esser-ci, guardare, con-siderare. In macchina non guardiamo, tras-corriamo.
Prato è città bella, ma va valorizzata; e non solo al centro. Esistono borghi, ancora aree verdi (e penso alle Pantanelle, a via Bigoli), da riprenderci.
Una mia idea è dare inizio al turismo industriale con un percorso fra le fabbriche dismesse, ma anche attive. Turismo per me significa anche praticare la conoscenza, non solo svago o risorsa economica.
Penso di essere la vera novità di queste elezioni, e non solo perché sono il primo candidato sindaco donna al Comune. Ma perché faccio una politica concreta, da anni tutti i giorni, e piena di ideali.
Dare un voto a me non è un voto perso.

Maila

Incontri dell'ultima settimana elettorale:
Lunedì 1 giugno incontrerò i cittadini con un banchino al mercato:
Martedì 2 giugno sarò a Mezzana, presso il mercato rionale e il pomeriggio in piazza San Francesco;
Mercoledì 3 giugno in piazza dei Macelli, tutta la giornata;
Giovedì 4 giugno è previsto il comizio in piazza Duomo, ore 21,30. Saranno proiettati stralci di documentari sulla città che io stessa ho girato;
Venerdì 5 giugno in piazza Mercatale, tutto il giorno, a parlare di lavoro.

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