Sui giornali locali la censura nei nostri confronti persiste ed è preoccupante: ora tocca a Laris Pulenas, di cui riusciamo a guadagnare soltanto alcuni trafiletti, ma solo a costo di ripetute telefonate e pressioni.
Questo perché il dramma Laris Pulenas rompe i giochetti che stanno facendo, a' muina', sul sito archeologico di Gonfienti, di cui presto saranno illustrate le nascoste vicissitudini.
La mafia nostrana agisce in modo diverso da quella del sud ma 'uccide' lo stesso; fa 'scomparire' chi dissente, chi parla, chi pensa con la propria testa, a maggior ragione in questi tempi, quando ricomincia il valzer delle elezioni.
La vergogna più grande è costituita da coloro che tacciono, che hanno fatto finta di lottare insieme a noi e che ora si rintanano come topi al tempo della grandine, o vanno alle cene etrusche.
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