Continuano le favole su Gonfienti e sull'Interporto.
Vogliono continuare a costruire verso Campi, non basta tutto il vuoto che hanno e il fallimento in sé della concezione interportuale. Hanno metri e metri cubi di stanzoni vuoti!
Insomma, fanno vedere che qualcosa si muove, anche sul settore città antica, ma intanto, a 'compenso' vogliono espandersi, espandersi, espandersi...Costruire costruire costruire.
L'articolo è tratto da Notizie di Prato, e porta la data di oggi
Salvi i magazzini generali, costituita una nuova società: sede operativa all’Interporto
“Prato rischiava di perdere un servizio importante – spiega Sandro Pitigliani, socio della nuova società – Con questo piano invece si dà prestigio al territorio al quale per di più si evitare di creare un danno. Si tratta di un servizio indispensabile per questa regione e rappresenterà un valore aggiunto pure per l’Interporto della Toscana Centrale”.Nuova vita per i magazzini generali. La società in liquidazione da tempo è stata rilevata da la “Magazzini Generali Doganali di Prato” una nuova società composta per il 51% dalla Interporto Services e per il 49% da privati, fra i quali spicca il nome dell’Albini e Pitigliani. La nuova sede operativa sarà proprio all’interno dell’Interporto della Toscana Centrale, con uno spazio di 3500 metri quadri di capannone e altrettanti di piazzale esterno. La nuova società continuerà l’attività di ricezione e stoccaggio di merce proveniente dall’Italia e dall’estero. In più ci sarà anche lo sdoganamento.
Salvi anche i quattro posti di lavoro che in precedenza sembravano a rischio, in più c’è stata anche l’assunzione di un socio-lavoratore. Gli spedizionieri presenti all’interno dell’Interporto potranno inoltre sdoganare le merci in periodi diversi di tempo, limitando quindi l’esborso economico. “I Magazzini Generali – dice Angelo Pezzati, presidente dell’Interporto – avranno una funzione di supporto per gli spedizionieri. In più questo accordo permette anche di avere certificazioni a livello internazionale, garantendo una maggiore attrattività per tutta la struttura”.
Pezzati spiega anche la necessità da parte della società Interporto “di avere maggiori spazi” da qui il progetto di espandersi verso Campi Bisenzio. Bisogno che però va a scontrarsi con le difficoltà di reperire liquidità. Ecco perchè vanno avanti le trattative per la cessione della parte archeologica della struttura, in particolare quella dell’ex Mulino che potrebbe avere un valore intorno ai 5 milioni di euro. La cessione dovrebbe riguardare enti pubblici, da qui le trattative con Comune, Provincia e Regione, anche per cercare di fare partire definitivamente il progetto Gonfienti. "De Biase.
2 commenti:
Assolutamente assurdo, scandaloso,..continuare a cementificare sol per speculare e arricchire pochi personaggi devastando una zona che andrebbe tutelata al massimo grado.
Una città come Prato che ha nel suo interno una gran quantità di capannoni-cimitero che non saranno mai più utilizzati dovrebbe puntare sul turismo riqualificando il territorio in senso più "toscano". Gonfienti è un'occasione per far tornare 'bello' un territorio che oggettivamente è molto molto brutto.
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