Leggo che Klaus Kinsky, attore idolatrato, violentava sistematicamente le figlie.
La figlia maggiore, stanca di tutta questa idolatria, ha dichiarato che sua padre in realtà era un vero e proprio mostriciattolo pensante solo a sé. E ci ha scritto anche un libro.
Ora, senza cadere in troppi eccessi, gli artisti sono di frequente piccoli mostriciattoli solo a sé pensanti in modo particolare ed eccessivo.
Se questa caratteristica è accentuata, unita a una certa dose di crudeltà e spregiudicatezza, l'artista può essere addirittura scambiato per 'genio'.
A un artista essere perbene o, e capita raramente, buono altruista idealista eccetera, dà poco in termini di immagine.
Tutto questo in particolare da Baudelaire in poi, che, con i suoi Fleurs du mal, ha inaugurato per sempre la stagione dell'artista maledetto; lo era anche prima, ma lo teneva nascosto. Insomma, l'estetica del brutto sporco e cattivo.
Tutto questo in particolare da Baudelaire in poi, che, con i suoi Fleurs du mal, ha inaugurato per sempre la stagione dell'artista maledetto; lo era anche prima, ma lo teneva nascosto. Insomma, l'estetica del brutto sporco e cattivo.
E ancora oggi, è la decadente sregolatezza, la cattiveria l' insolenza la 'bruttità' che fa cassetta ed è per questo incentivata, più che la sostanza di quello che l'artista esprime e come lo esprime.
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