giovedì 3 gennaio 2013

Carceri in cambio di Esselunga

Prato: fervono grandi progetti in Comune, come si legge nell'articolo che copio incollo sotto, riguardo alle piazze pratesi e ai bastioni e ai musei
Così sappiamo che la bella piazza delle Carceri sarà ripavimentata con i soldi del grattacielo di Esselunga, tanto per fare un cattivo esempio, ma non si dice nulla di Piazza Mercatale, il grande parcheggio di Prato, di cui ho tante volte parlato. Ah, bei tempi in cui i comitati piangevano per gli alberelli che non si dovevano tagliare! E ora nessuno piange per la piazza Mercatale massacrata dalle macchine e dalla volgarità dei fine settimana e del Settembre pratese.
Men che meno si parla di Gonfienti: ma forse perché non è una piazza o non è un bastione mediceo? - Quante promesse mancate, signor Sindaco!

"Carceri e Palazzo Pretorio tutti nuovi entro il 2013
La giunta ingrana la quinta per concludere gli interventi nell’ultimo anno della legislatura: al traguardo anche il Bastione delle Forche e il nuovo Pecci 
opere pubbliche» inizia la volata.

PRATO Opere pubbliche: la giunta Cenni ingrana la quinta per portare a termine entro l’anno appena iniziato, in pratica l’ ultimo della legislatura (si voterà nella primavera-estate del 2014), i progetti già finanziati e in in parte già messi a bando. E’ il centro storico quello che potrebbe subire la maggiore trasformazione e sul quale la giunta comunale si è particolarmente impegnata. A partire dal progetto di pedonalizzazione di piazza delle Carceri. «Un progetto - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Caverni - per il quale il bando è già stato predisposto». Si tratta di un’opera da un milione 200mila euro per la nuova pavimentazione (300 euro ogni metro quadrato, per complessivi 4.080 mq) e per gli arredi nuovi. Nessuno trasloco per il monumento ai caduti - almeno per il momento - che tante polemiche ha suscitato. Resta solo da risolvere la questione dello spostamento del tragitto della Lam Blu: «Per noi - continua Caverni - dovrebbe transitare la piazza Mercatale per poi immettersi nel Canto alle Tre Gore. Qualche perplessità viene dalla Cap che vorrebbe farla passare più vicina al cuore del centro, cioè da via Dante e via Cambioni. Si deciderà in autunno». I lavori verranno fatti attraverso indebitamento: «Ma si tratta - spiega l’assessore - di una partita di giro perché 750mila euro provengono da un residuo di Bilancio, altri 500mila dalla vendita di uno dei terreni necessari alla realizzazione del nuovo centro Esselunga a Pratilia». Ultimo anno di attesa- è la promessa - anche per il recupero, per altro già iniziato con le opere di consolidamento - del Bastione delle Forche. Verranno creati una serie di ambienti riutilizzabili per uffici - è l’intenzione del Comune - e sarà costruita un’area aperta al pubblico con un bar e un ristorante su quella che ora è la terrazza. Per concludere il recupero del Bastione mediceo occorreranno un milione 800mila euro che il Comune ha già incassato da Esselunga. Certamente, però, le due opere di maggior prestigio e che verranno restituite alla città entro quest’anno sono la riapertura di Palazzo Pretorio, con il nuovo allestimento del Museo Civico e il museo d’arte contemporanea Pecci, firmato Maurice Nio, l’architetto olandese che ha disegnato la nuova struttura. «Per Palazzo Pretorio - spiega Caverni - abbiamo già concluso la gara per il nuovo allestimento che è in fase di assegnazione». Si tratta di un intervento di oltre due milioni di euro coperto anche grazie all’acquisizione a fondo perduto del 50 per cento di un finanziamento regionale (980mila euro, la metà, appunto, a fondo perduto). La riapertura di Palazzo Pretorio, dopo oltre dieci anni di attesa, l’evento probabilmente più importante di quest’anno, è prevista per il prossimo settembre con una grande mostra sui tesori del Lippi. Altrettanto attesa l’inaugurazione del nuovo Pecci, un’intervento da circa 9 milioni di euro, già finanziati in parte dalla Regione e in parte dal Comune. «I lavori - continua Caverni - procedono con lentezza per i noti problemi avuti dal Consorzio Etruria. Siamo in ritardo di quattro-cinque mesi sulla tabella di marcia ma contiamo di aprire il nuovo Pecci alla fine del 2013, probabilmente in dicembre». Nella lista d’attesa delle grandi opera di Prato c’è anche il raddoppio della Declassata al Soccorso attraverso la realizzazione di un sovrappasso. Un’ opera che attende che «il Cipe sblocchi i fondi assegnati» afferma Caverni, ma sui quali continua a gravare una pesate incertezza. Secondo l’ultima risposta del governo a una interrogazione del deputato Pd Andrea Lulli, di soldi per il viadotto di Prato non ne sarebbero stati previsti. Difficile ottenerli, almeno per ora, dalla gara per l’affidamento del servizio del gas. Sul ricorso Consiag nel quale si chiede l’annullamento della gara, il Tar si esprimerà nel merito in febbraio. Cristina Orsini  (Il Tirreno)

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