Insomma, abbiamo finito la stagione teatrale con tanta gente e un piccolo grande successo. Quaggiù, nella lontana periferia!
La commedia era per me particolarmente difficile perché, anche in polemica con l'assenza di sostegno economico, per protesta, non avendo tra l'altro la possibilità di pagare attori, ho deciso di seguire le orme di Carmelo Bene (Adelchi), anche di Herlitzka (Amleto) o Alessandro Benvenuti (Natale in casa Gori): recitare da sola una commedia interpretando 11 personaggi.
Un esercizio talmente difficile (ma anche emozionante, come per un alpinista scalare l'Himalaya) che ha solo due esiti possibili: o male male, o bene bene.
Ho voluto anche dimostrare che il Teatro La Baracca non è il luogo dove si presentano solo spettacoli di impegno civile, ma anche commedie divertenti e significative.
Stanotte sono stata così felice del cosiddetto successo che quasi non ho dormito. Far ridere senza essere beceri, poi, è molto più difficile del contrario.
Grazie a tutto il pubblico che mi ha seguito e che è stato calorosissimo.
Visto il gradimento, lo ripresenterò anche nella prossima stagione al Teatro La Baracca.
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