mercoledì 11 marzo 2015

Cittadino masochista

Apri il giornale e vedi sempre gli stessi.
Da vent'anni.
Non muoiono mai, non si riposano mai.
Sempre in prima pagina, sempre loro.
Se guardi la TV, anche peggio.
Sempre gli stessi.
E' un'asfissia da personaggio,
che torna e ritorna, sempre.

IL POLITICO.

Questo bastardo che vive nell'eternità
nelle epoche,
da un po' di tempo c'è anche
la bastardina
la cagnetta in calore
di potere,
che ha imparato,
bene!,
a imitare il padrone.

Non c'è luogo
da dove non possa apparire
da dove non ti possa soffocare
all'improvviso
ma il giornale
ecco, anche l'elettronico gli va bene,
quello è il suo luogo naturale,
e la TV.

Oh, la TV!
Per salvarsi
non c'è che non sapere
non collegarsi
non vedere 
per eliminare
questa teorina
di insignificanti predicatori
predatori delle nostre vite!
Eh, ma non sempre
si può fare!

E poi la nostra vita
così noiosa e  scipita,
vuota!
viene bene farcita.

Cittadino masochista!

Sei tu che li voti
sei tu che li vedi
sei tu che li segui
sei tu che li chiami!

Li paghi!

Son loro
votati per farci soffrire di meno
-nella vita magra
brodo insipido
sequela di annetti
grumaglia di ossetti - 
che invece
tu corteggi accarezzi invochi
per la tortura.

Cittadino masochista!

Nessun commento:

Dai Celestini a Levi

  Ieri,  in occasione dello spettacolo dei venti anni dei Celestini, in cui ho riproposto La Mostra Parlante "Ti mando ai celestini...