lunedì 23 marzo 2015

"Lo spettacolo della città" (6)

Il nostro lavoro su questo spettacolo va avanti, faticosissimo. Per certi aspetti ricorda le fatiche per Laris Pulenas a Poggio Castiglioni del 2008.

La difficoltà sta principalmente nel fatto che non si può provare sull'autobus e tutto va ricreato artificiosamente, attraverso proporzioni non sicure. Ho visto molti video su 'eventi' che si svolgono in un autobus, ma nessuno ha le nostre caratteristiche. 

Ho invitato allo spettacolo le autorità locali che, se hanno risposto, hanno risposto di no. Lo sapevo, era intuibile. Però sarebbe stato opportuno che 'qualcuno del Comune' fosse presente, sarebbe stato saggio, perché avrebbero conosciuto meglio la città o da una prospettiva diversa, il che non guasta. Barberis, invitato, non ha risposto. Lui ha dimostrato di non conoscere ancora bene la città, almeno l'altra sera quando l'ho visto e ascoltato ad una assemblea (niente di male, certo!).  Così avrebbe visto che "l'urbanistica pratese è andata 'migliorando'..." e che " praticamente in 30 anni si è disfatto l'assetto del territorio (1970-1999) per poi sommergere il tutto di cemento nel decennio successivo (200-2009) e via andare...Amen" (G.C.)
Mangani ha detto semplicemente no, l'unico che abbia risposto; e invece, da un punto di vista culturale sarebbe stato opportuno che lui sostenesse (e non con un formale patrocinio e basta) qualcosa che non è stato mai fatto finora e che si svolge nella città di cui è assessore alla cultura. Una mancanza grave. 
Il Sindaco, be', lasciamo perdere.
Non ci sarebbe stato alcun linciaggio, al contrario. Anche in questo si dimostrano 'piccoli' e come tutti gli altri: vanno solo dove pensano di sentirsi sicuri e protetti. Da soli non viaggiano, insomma. Quindi i posti che avevamo lasciati liberi per loro, sono ormai occupati da cittadini non autorità.

Questo nostro spettacolo non so cosa riuscirà da un punto di vista propriamente teatrale, ma per altro so: vale più di di tante altre 'azioni' sul territorio,  anche di un punto di vista propriamente 'turistico'.

I cittadini però hanno subito capito che si trattava di qualcosa di straordinario nel senso etimologico della parola e i biglietti sono andati via subito, nonostante - necessariamente - il costo maggiore del biglietto.

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