"La tua domanda è legittima perché effettivamente i
tralicci nascono prima (n.d.r. del 2000), almeno una parte di questi, della tangenziale sud; le
previsioni urbanistiche sono attribuibili al piano Secchi del 1996, ma la
realizzazione dell’arteria stradale, conseguenziale a quelle, è successiva
all’adozione. Oggi, in compenso abbiamo conquistato con legge regionale
l’urbanistica partecipata, “meglio se questa avviene dopo avere fatto le
scelte” … infatti stiamo tutti aspettando l’aeroporto, l’inceneritore, la
bretella Prato –Signa, il nuovo casello di Calenzano e tante altre nuove
infrastrutture, intanto per la crisi la falda cresce a livelli pre Anni
Sessanta, quando si dismisero le gore, e la città a sud vive praticamente sulle
palafitte, con i sottopassi quasi a fungere da collettori .
Tu pensa che stamani, come tutti gli altri giorni oramai, ho
impiegato quasi due ore per entrare a Firenze, e pensare che, nel 1970, con lo
stesso carico demografico di oggi, impiegavamo con il pullman ben 25 minuti; si
tratta di una bella conquista non c’è che dire! La metropolitana langue … ci
sarà da divertirsi nel prossimo decennio.
Un vecchio amico di studi scrive queste reminiscenze
urbanistiche, dicendo che prova un sentimento contrastante, una “tenerezza” che
ha il sapore della rabbia, nel leggere e nel constatare che al “peggio
non c’è mai fine”. Per dimostrare tutto questo pesa negli scritti dell’
“illuminato” redattore del Piano dei piani pratesi, l’ing. Bernardo Secchi che
attratto dal mito della “mixitè”, in occasione del libro
Laboratorio Prato PRG del 1994, ebbe a sentenziare.:
“ A differenza di Siena, di Bergamo, di Venezia, Prato non è
preceduta, per chi giunga dall’esterno, da un’immagine urbana forte che si
rappresenti in icone memorabili. Sono poche le persone in Europa e nel nostro
paese che al suo nome associno un paesaggio, un luogo, un edificio rimasto
indelebilmente impresso nella memoria. Il visitatore distratto, anche se non
incolto, trova spesso Prato “bruttina”; in modi non totalmente scorretti la
associa all’immagine di una grande “periferia” industriale ed è sorpreso di
trovare ad un certo punto del suo percorso un centro antico; ma anche le
qualità di questo gli appaiono tali da meritare la posizione marginale che esso
ha nell’immaginario europeo. Prato per chi non è pratese è associata ad altri
miti: alla lavorazione della lana, agli “stracci”, a Malaparte e ai “maledetti
toscani”, a Ronconi e al suo Fabbricone, a Braudel e alla sua “Storia di
Prato”, al primo ed unico Museo d’Arte Contemporanea del nostro paese, ad una
villa e ad una famosa quanto privata e riservata collezione di arte visiva, a
Poggio a Caiano, al Pontormo, ad alcuni vini e olii ..”
Ed, infatti, così profetizzando (...) abbiamo perduto, in ordine
sparso: una città etrusca di 40 ha., la Fattoria Medicea, di un tal Lorenzo Il
Magnifico, gran parte delle Ville (leggasi frazioni storiche) del contado, ed
ancora il bel convento della Sacca e il suo spettacolare collegio, mettendo poi
a rischio persino i monumenti in città, a cominciare dal Castello
dell’Imperatore (non certo considerato tra le emergenze architettoniche e tra
le “bellezze” da recuperare), ma anche gli affreschi del Lippi (poi per fortuna
restaurati nel decennio successivo), la stessa basilica di S.M. delle Carceri,
il Duomo, le piazze e tutti i colori della città storica (ndr. che rimasero
dimenticati come le piazze ancora per un decennio). In compenso abbiamo
ereditato il retaggio di un idolatrato Macrolotto 0, quale
quartiere antesignano del co-housing (ndr. di certo servito a fare della città
periferica un vera “cinatown” a dimensione europea), ma soprattutto
un’urbanizzazione selvaggia “a macchia d’olio”, ideologizzata col mito perduto
degli standard, così da far rabbrividire persino le peggiori speculazioni degli
anni del boom economico, dando involontariamente (si capisce) spazio agli unti
del dio denaro che trovano nel riciclaggio un bel profitto, facendo di Prato,
l’unica e sola “città fabbrica” della new economy!
Colui che è nato al tempo della Città di Chandigarth"
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