sabato 26 marzo 2016

Il furto-censura della locandina 'sconcia'

Stamani mi accorgo che la locandina di Io passerina tu pisellino è stata tolta dalla bacheca.
Ieri, ancora nel pomeriggio, era lì.

Chi può aver rubato la locandina?

Sospettiamo che sia opera di:
- qualche pazzo feticista, sebbene sulla locandina non si veda molto di quello che può interessare certi tipi; in giro c'è molto di meglio;

- di qualche falso devoto che, dato che ieri sera è passata la Via Crucis davanti al teatro, ha voluto bonificare l'area dalle 'sconcezze'. Episodio simile era capitato con la locandina di Ballata per giovani dannati, che suscitò lo scandalo delle pie donne e santi uomini del circondario.

Insomma, sebbene in misura molto minore, credo probabile che la locandina possa aver subito la stessa sorte delle statue del Campidoglio, che qualche mese fa sono state coperte per non urtare la sensibilità del primo ministro iraniano Rouhani.

Quello che eventualmente questi 'ladri santi' hanno compiuto è comunque un furto e reato contro la libertà di espressione. In questi tempi di fondamentalismo, penso proprio che sarebbe opportuno trattenere certi impeti censori e pruriginosi.

Ricordo che al Teatro La Baracca non facciamo sconcezza alcuna; ché rispettiamo tutte le opinioni, ma combattiamo e combatteremo tenacemente, anche rivolgendoci all'autorità competente, tutti coloro che impediscono la libera espressione di pensiero.



1 commento:

Anonimo ha detto...

Certe azioni qualificano meglio di mille parole chi le compie. Uomo o donna,gruppo o singolo che sia stato,l'unica definizione che viene per un gesto del genere e': miserabile.

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