domenica 19 marzo 2017

Una 5a Festa della Poesia davvero emozionante




Bellissima serata, piena di gente, ma soprattutto con un'atmosfera davvero magica.
Con i poeti in libertà, felici e ispirati e alla fine, il Premio La Baracca per la poesia.

Di seguito indico i vincitori e i segnalati del premio, e per questo trascrivo la mia scaletta, così come l'ho scritta. In fondo, i commenti del pubblico.

"Considerazioni generali:

Su 28 poesie, 20 sono scritte da donne.
Ma non  trovo differenza fra uomo e donna; tanto che, leggendole anonime, si può sbagliare attribuendo il genere a chi le scrive se non lo si conosce.

Caratteristiche: poesie a tema personale, lirico, intimista in maggioranza, seguito da un numero inferiore ma consistente di componimenti con tema sociale; meno invece a tema politico.

La giuria è stata composta da me, Gianfelice D’Accolti e una ragazza di 30 anni, Milexis, cittadina italiana di origine americana, che ha costituito la cosiddetta ‘giuria popolare’.

Ognuno di noi ha letto le poesie in maniera anonima e ciascuno per conto proprio. Successivamente c’è stato il confronto e la decisione.

Il lavoro di catalogazione, studio, cernita e decisione dei cosiddetti ‘vincitori’ è stato difficile, pesante, perché sappiamo che la nostra giuria non può essere che parziale, e questo giudizio non è definitivo in senso assoluto. E’ solo il nostro giudizio.
In realtà tutte le poesie sono belle e sofferte, e con proclamare dei vincitori non abbiamo voluto assolutamente sottostimare le altre. E’ un giudizio estetico, poetico, letterario, come volete, ma di parte.

Ci sono ex-aequo: ai primi classificati vincono un biglietto per ogni spettacolo che vorranno della stagione teatro la Baracca fino al 31 dicembre 2017.

I secondi e terzi classificati vincono due biglietti per uno spettacolo a scelta della stagione del teatro la Baracca fino al 31 dicembre 2017.

Primi classificati, ex-aequo
 Io sono in me, di Grazia Frisina: per la ricerca linguistica, la dinamica del verso, il movimento poetico scattante e ritmato, abbagliante a tratti nella sospensione del verbo; per il tema,  fortemente lirico, di ricerca e rinascita delle identità di sé.
Il poggiolo di Figline, di Storm Turchi. Per il tema sociale e politico (il ricordo non retorico dei Martiri di Figline) ; per la rima petrosa, e pur avvolgente, che rimanda alla pietra di Prato, la serpentina. Per il breve ma efficace affresco del daffare quotidiano, incurante, forzatamente, del dolore e della tragedia collettiva.

Secondi classificati, ex-aequo
Novembre di Serena Squatrito: per il tema personale, sofferto, declinato musicalmente, con caratteristiche poetiche a metà strada fra Palazzeschi e Gozzano.
Ternitti/Eternit di Davide Rocco Colacrai, per il tema sociale, e la rara ricerca linguistica, la declinazione barocca (e nell'accezione migliore di tale termine) e solare della parola, usata in modo non convenzionale.

Terzi classificati, ex-aequo 
Varichina di Carla Conti, per la bella ironia di un dialogo-monologo che finisce per trovarsi  in un mondo non poetico,  senza identità, irriconoscibile e irrappresentabile.
Le donne di Fiorenza Perotto , per la classicità dell’impostazione complessiva; per la chiarezza poetica, e l’ispirazione. Nostalgica.

Menzione speciale a
Uccellino di nido di Filippo Pastacaldi, per l’immagine semplice ma efficace,  la freschezza della poesia;
Notturno fiabesco di Fabrizio Bastianoni, per l’aura nostalgica e sensuale.
Un passo ad un passo di Debora Menichetti, segnalata in particolare da un componente della giuria come prima classificata, per la limpidezza del verso, la speranza salvifica nella poesia.
Venere, di Denny Millanti, per la classicità dell'impianto poetico e la raffinata scelta delle parola."


Commenti del pubblico
"Serata intensa, intimista. Un grazie a tutti quelli che hanno partecipato e regalato una parte di sé" (Serena S.).

"Complimenti per la serata e grazie della vostra accoglienza" (Elisabella F.)

"Serata molto piacevole! (Rossana M).

"Incontro di parole, splendido" (Barbara M.).

"Bravissimi, mi complimento, bella serata" (Tiziana G.).

"Bella serata" (?).

"Una baracca con l'accoglienza di una casa" (Valentino G.).

"Bellissima esperienza d'arte, poesia ed emozioni. Grazie a Maila e Gianfelice che sanno regalare emozioni" (Eleonora).


Commenti ricevuti via mail:

"Voglio nuovamente ringraziare per la gradevolissima serata, organizzata e offerta a quanti amano la poesia e di essa si nutrono, scrivendola e, soprattutto, leggendola. 
 È stata questa un’occasione per conoscere voi e il vostro teatro: una scoperta davvero inattesa, non solo per le dimensioni ma anche per l’atmosfera, così intima e ospitale. 

Tale è per me il teatro, una tessitura di emozioni tra pubblico e attori, senza barriere né sovrastrutture di sorta...". (Grazia F.)


"Ero presente sabato sera alla Festa della Poesia. Ho quindi "goduto" insieme ai tanti di questo spazio creativo "respirando e bevendo" la Vita che circolava.Non è così scontato! Ho ascoltato e riconosciuto veri talenti e poeti giornalieri che si sono compensati in questo esprimersi libero e anche una scuola di condivisione di ciò che di più profondo c'è in ciascuno. E anche questo non è così scontato!! Quindi.....GRAZIE!! Non conoscevo il Teatro la Baracca ed il vostro lavoro se non attraverso i media.....ora un boccone gustoso l'ho assaggiato anch'io dal vero!!!!E non posso che augurarvi il meglio, per il futuro dei vostri progetti, con tutta la mia stima." (Patrizia M.).

"In ritardo volevo ringraziarvi per la valorizzazione della mia poesia. Mi hanno riferimento anche che è stata una bellissima serata, per cui sono contento due volte". (Davide R.C.)

Commento mio sullo svolgimento della serata, inserito in data successiva alla pubblicazione sul blog.

Prima della premiazione poeti e non si sono presentati sul palco, in ordine:

il poeta fabbro operaio Romano Claps, che ha letto una sua poesia;
Valentino Grassi, che ha letto una sua poesia;
Fulvio Silvestrini, che ha parlato poeticamente della lentezza e letto una novella di Luis Sepulveda (Storia di una lumaca);
Francesca Nicosia, che ha letto una poesia della poetessa Wislawa Szymborska
Rossana Melani, che ha letto una sua poesia;
Sylva Batisti, che ha letto il testo de "La domenica delle salme" di De André
Gianluca Faralli, che ci ha fatto conoscere Riccardo Mannerini, leggendo Eroina;
Serena Squatrito, finalista al premio, che ha letto un'altra sua poesia;
Carla Conti, finalista al premio, che ha letto una sua poesia su Raffaello Pecchioli, poeta pratese;
Denny Millanti, che ha letto una sua poesia.

Alcuni sono tornati più volte sul palco.


7 commenti:

Anonimo ha detto...

Un grazie a tutti,in particolare a Gianfelice per come ha ' sentito' e interpretato la mia poesia . Serena

Anonimo ha detto...

Vi ringrazio molto, sono molto dispiaciut* di non poter essere stat* presente e onorat* del premio ex-equo. Spero che eventi come questo servano a far sì che i professionisti impegnati nella gestione creativa e caparbia del Teatro la Baracca ricevano l'attenzione del pubblico che meritano. Sarà un piacere assistere alla varietà di spettacoli che il teatro offre, conciliando ricerca storica, politica e sociale con ironia e umorismo.
Saluti Storm

Anonimo ha detto...

Io ringrazio Maila per aver pensato e organizzato la serata, e in maniera splendida. E anche per come ha letto le poesie.

Ross

Anonimo ha detto...

Ha ragione Valentino, che ha scritto 'una baracca con l'accoglienza di una casa'.
Aggiungo, un posto speciale. E condivido anche quello che scrive Storm, una 'gestione creativa e caparbia'.
Meno male che c'è ancora gente che ha la voglia e la forza di vivere, e condividere, la vita così.

Rima Baciata

Anonimo ha detto...

Maila, sei così creativa, un vulcano!

Maila Ermini ha detto...

Grazie per i bei commenti, sono molto lusinghieri.
A presto!

Anonimo ha detto...

È stato davvero un piccolo tempo di Poesia..in realtà basta sempre cosi poco per stare bene.
dEnnY
Grazie a Voi

Pinocchia in tourneé

    Una foto di Pinocchia...in tournée! (E presto tornerà anche alla Baracca). E qualche commentino del pubblico, non tutti, sennò mi chiedo...