Basta con la storia che la poesia è puro istinto. Infatti è arte!
Basta con la storia che la poesia sia lontana dall'intellettualità.
Per questo la sua interpretazione non può essere istintuale. Se lo vuole essere, è mistificante; oppure è ignorante.
Diffidate degli istintivi, delle ispirate, ingannano!
Nemmeno i poeti e gli attori popolari di un tempo componevano e recitavano per istinto, ma per ispirata malizia, e tutta la loro arte era ben confezionata a sommo studio e sapienza.
Così, pur nelle differenze, è tutta la poesia e l'arte: oltre a ispirazione e talento, è sapienza.
E la sapienza non è istinto. E' studio, applicazione; tempo e luogo; storia e geografia.
Condivido Agamben: "Ho sempre pensato che filosofia e poesia non siano due sostanze separate, ma due intensità che tendono l'unico campo del linguaggio in due direzioni opposte: il puro senso e il puro suono. Non c'è poesia senza pensiero, così come non c'è pensiero senza un momento poetico. In questo senso, Hölderlin e Caproni sono filosofi, così come certe prose di Platone o di Benjamin sono pura poesia. Se si dividono drasticamente i due campi, io stesso non saprei da che parte mettermi".
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