Per le prossime elezioni locali, riceviamo il programma di CITTAR, acronimo del gruppo Cittadini Arrabbiati.
"Siamo un gruppo di cittadini molto arrabbiati nei confronti dell'amministrazione della nostra città, e non diciamo nemmeno quale perché in pratica si capisce bene a quale città ci riferiamo, anche se poi ci si potrebbe riferire a molte città "italiche".
Il nostro programma potrebbe essere accusato di qualunquismo, ma non è così: il nostro obbiettivo ormai, per le elezioni, non è più mettere qualcuno al comando, ma toglierlo. Non è più sposare un programma con certi argomenti eccetera, ma non averlo. O meglio, il nostro unico punto del programma è spodestare il gruppo dirigente che di volta in volta va al potere.
E' questa la novità. Tanto i programmi non sono mai mai rispettati, seguiti, considerati. Sono specchietti per le allodole.
Il nostro programma è cambiare, punto.
Fare un po' come fanno negli Stati Uniti, per cui le elezioni, in particolare le presidenziali, sono caratterizzate da un cambio spesso radicale. Le campagne elettorali assomigliano a dei movimenti, per cui non c'è bisogno di una rivoluzione per cacciare i potenti, non c'è bisogno dell'esilio e della ghigliottina. Certo poi nella sostanza rimane l'America, e così deve essere, ma è questo sistema radicale che fa sì che l'Impero continui, senza bisogno di rivoluzioni. Non c'è bisogno di un altro partito per cambiare la leadership o una rivoluzione cruenta. Almeno quello, il comando e tutte le persone attorno, cambiano davvero! E' una ghigliottina ideale, ma c'è.
Invece in Italia non cambiano nemmeno i personaggi, non abbiamo nemmeno questa soddisfazione. Non abbiamo nemmeno il gusto frenetico del movimento elettorale, l'illusione, hanno tolto anche quella. Ora qua ora là, ritroviamo sempre gli stessi. O le emanazioni i camuffamenti le maschere, spesso giovanili, di potentati radicati del sistema.
Ora, dato che tutti i partiti al governo sono fallimentari, a qualsiasi livello, con qualsiasi programma perché chi va a comandare non lo decide il popolo con le elezioni, la nostra aspirazione è toglierli dal governo e cambiare con altre persone, a ogni elezione, e così via, in modo che il danno e la rapina che fanno con il loro essere al potere sia limitato. E' l'unica speranza che abbiamo".
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