sabato 11 luglio 2020

Com'è andata la presentazione dell'opera omnia

Tutti presenti: assessori, sindaco, amici, collaboratori, giornalisti, parenti, il pubblico insomma!
Hanno detto ce l'hai fatta, finalmente. Dopo mesi di lavoro in solitudine, a rivedere i tuoi 37 testi teatrali, finalmente ora li possiamo leggere.
Che bella edizione, non facevano che ripetermi. E mi chiedevano: "E l'hai fatta tutta da sola?". Sì, quasi ottocento pagine praticamente tutta da sola, a parte l'aiuto di un grafico che ogni tanto mi mandava a quel paese, perché i testi si spostavano in continuazione, sparivano e riapparivano battute e personaggi che sembrava un metadramma tipografico; i margini saltavano, le parole cambiavano, e lui poveraccio doveva ricominciare tutto daccapo...Alla fine è riuscito - metti leva rimetti rileva - anche a imparare qualche battuta dei 37 testi teatrali, e io gli ho detto: "Senti, se sei così bravo con la memoria, smetti di perderti fra le grafiche e i refusi, e vai a fare l'attore, secondo me la stoffa ce l'hai...". Ma lui ha confessato che trovando refusi si sente superiore  e che quando non ce ne sono, inconsciamente, ne causa sempre qualcuno... E' l'unico delitto che può compiere (Cfr. Calendario dei delitti...). E il tipografo: "Dovrei farle pagare un po' di più, i testi teatrali sono difficili da impostare eccetera eccetera". Ma  alla fine è stato comprensivo.

Parenti, amici, collaboratori giornalisti eccetera, ma soprattutto le autorità hanno subito contribuito alle spese del teatro comprando ciascuno un libro della drammaturga di cui vanno fieri, anzi due perché i libri sono due  (non vi faccio mancare nulla, c'è anche il teatro-ragazzi); sanno infatti che  l'incasso dei libri sarà messo in un salvadanaio apposta per le spese del teatro di campagna. Mica me li prendo io. Ho lavorato, ma che importa, la gloria è la cosa più importante.
Sono veramente contenta, e ringrazio tutti: amici, parenti, collaboratori,  giornalisti, pubblico eccetera, qualcuno per venire alla presentazione nemmeno è partito per l'Elba - nell'anno pandemico tutti sull'isola etrusca, è un must! - ma soprattutto ringrazio le autorità che questa volta non mi hanno deluso. Questa volta la politica ha risposto decisa, e finalmente in città si coltiva cultura!

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